Il governo risponde alle domande degli studenti

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Il governo risponde alle domande degli studenti

Messaggiodi edscuola » 11 ottobre 2012, 15:07

da Repubblica.it

"La nostra generazione non è stata all'altezza"
Il governo risponde alle domande degli studenti

Il sottosegretario Rossi Doria scrive ai ragazzi che tramite una lettera a Repubblica.it hanno posto una serie di questioni. Nel merito replica su alcune, quali l'edilizia scolastica e il diritto allo studio. Per altre invoca "un patto per l'istruzione". Ma diverse restano per ora senza risposta: "Non tutto si poteva affrontare"

di SALVO INTRAVAIA

La risposta del governo alle questioni poste dagli studenti italiani 1, attraverso una lettera inviata a Repubblica.it non si fa attendere. A prendere carta e penna è stato il sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria che, ai ragazzi che scenderanno in piazza domani, non nasconde neppure per un attimo la responsabilità della propria generazione nei confronti dei giovani. "Alla loro età - scrive - chiedevo risposte a mio padre, mettendolo - a nome della sua generazione - di fronte alle mancanze della società in cui stavo crescendo. Mio padre poteva rispondermi che comunque io avevo ereditato un Paese migliore di quello in cui lui stesso era cresciuto".

Ma adesso le cose sono molto diverse. "Noi - ammette Rossi Doria - non sempre possiamo fare altrettanto con i nostri figli. Ed è per questo che alle loro sollecitazioni siamo chiamati a rispondere sempre, anche quando manca la possibilità di offrire facili promesse e comode rassicurazioni. Con onestà e responsabilità". "La nostra generazione - risponde agli studenti dell'Unione degli universitari e della Rete degli studenti medi - non è stata all'altezza delle grandi questioni che avevamo davanti e i risultati sono adesso sotto gli occhi preoccupati dei più giovani". "Il Paese ha estremamente bisogno del loro contributo ideale e fattivo per cambiare ciò che non funziona più, per trovare le risposte

che noi non abbiamo saputo dare".

Risponde anche nel merito di alcune delle dieci domande indirizzate al governo Monti dagli studenti universitari e della scuola su edilizia scolastica, didattica da svecchiare, democrazia scolastica, diritto allo studio, tasse universitarie, qualità dell'offerta formativa, numero dei laureati, finanziamento degli atenei e merito, disoccupazione giovanile. "Alcune risposte stiamo provando a darle", spiega il sottosegretario.

E illustra la strategia messa in campo dal ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, che "ha deciso di lavorare intorno a tre direttrici: far funzionare al meglio le leggi esistenti, evitando di stravolgere il sistema con nuove riforme; ottimizzare l'uso delle risorse disponibili; contribuire a una grande discussione nel Paese sul tema educativo, della formazione, della ricerca".

Ecco le risposte su alcune delle questioni poste dagli studenti.

Edilizia scolastica. "Abbiamo investito quasi un miliardo per l'edilizia scolastica, sia per ristrutturare le scuole, sia per costruirne di nuove, migliori".

Innovazione della didattica. "Abbiamo investito in dotazione di nuove tecnologie per la didattica, consapevoli che innovazione e tradizione nell'insegnamento di qualità si tengono per mano. E' per questo che abbiamo reintrodotto il reclutamento tramite concorso, per favorire in prospettiva l'ingresso in classe di un po' di insegnanti giovani".

Diritto allo studio. "Abbiamo investito nelle regioni del Sud quasi un milione di euro, con cui stiamo costruendo oltre cento prototipi di contrasto alla dispersione scolastica".

Riforma scolastica. "Abbiamo introdotto nel decreto semplificazioni alcune norme che consentiranno, mano a mano che ci saranno più risorse, di stabilizzare gli organici e rendere più flessibile l'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici. Abbiamo revisionato le indicazioni nazionali per il curriculum della scuola di base in modo da rafforzare gli apprendimenti fondamentali nei primi anni di scuola per tutti i bambini. E, soprattutto, abbiamo contribuito a riprendere una discussione pubblica su ciò che serve ai ragazzi, veri destinatari e protagonisti del sistema d'istruzione. La discussione aperta da diversi mesi sulle possibili riforme dei cicli scolastici ne è un esempio".

Rossi Doria ammette, tuttavia, che "non tutto si poteva affrontare". "Alcune grandi questioni che gli studenti sentono in modo forte rimangono sul tavolo e noi possiamo soltanto raccogliere la richiesta di aprire un grande dibattito nazionale. Tali questioni potrebbero far parte di un patto costituente per l'istruzione, che tenga insieme le maggiori forze politiche e tutti i livelli istituzionali coinvolti, alla ricerca delle migliori idee e delle migliori pratiche realizzate". Eccone alcune.

Tasse universitarie. "La ricerca di un nuovo equilibrio fra tasse universitarie, servizi erogati e borse di studio, attorno a un'idea ricca di eguaglianza che sostenga maggiormente chi parte con meno, un'idea di merito per conquista e non per destino".

Innovazione della didattica. "Il rilancio della formazione in servizio dei docenti per sostenere innovazione e sperimentazione; la graduale stabilizzazione del personale e un sistema regolare di concorsi ogni due anni e la riorganizzazione dei percorsi formativi in modo flessibile, rompendo la rigida demarcazione fra tempo dello studio e tempo del lavoro".

"Alla base di questo Patto - continua Rossi Doria - andrebbe posta la necessità inderogabile di destinare all'istruzione e alla ricerca parte delle risorse che si renderanno disponibili mentre miglioreranno i conti pubblici. Infatti la crescita e il sapere sono intimamente legati". "Questi temi - conclude - vanno proposti a una discussione nazionale, dal tratto fortemente partecipativo, tenendo in grande considerazione le sensibilità e le proposte degli studenti. Anche quelle che emergono dalle proteste di questi giorni. Proteste che, se caratterizzate da uno svolgimento pacifico, ci troveranno pronti all'ascolto e disponibili al dialogo".

Restano senza risposta le domande sul diritto allo studio, sulla democrazia partecipativa all'interno delle scuole, sul numero di laureati, sulla qualità dell'offerta formativa universitaria e sul merito, sui finanziamenti agli atenei e, in cima a tutte, quella sulla disoccupazione giovanile.
edscuola
Site Admin
 
Messaggi: 19822
Iscritto il: 3 ottobre 2007, 11:30

Torna a Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron