Scrima (Cisl) sul concorso: troppa fretta

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da tuttoscuola.com

Scrima (Cisl) sul concorso: troppa fretta

Sul concorso a cattedre appena bandito i sindacati sono in varia misura critici se non totalmente contrari, come l’Anief. Anche la Cisl scuola, che pure giudica “positivo che il reclutamento del personale scolastico resti legato a procedure concorsuali improntate a criteri di trasparenza e imparzialità, come impone la nostra Costituzione” e “condivisibile l’obiettivo di rimettere in funzione un canale ordinario di reclutamento fermo ormai da 13 anni”, avanza forti riserve sul “modo in cui si arriva a questo concorso”, che “rischia di creare, in realtà, più problemi di quanti ne dovrebbe risolvere”.

Il segretario della Cisl scuola individua tre punti di debolezza nell’operazione concorso: “il ritardo con cui sono stati avviati i TFA, procurando l’esclusione dal concorso di chi li sta frequentando”, il fatto che “non si sia posto mano alla definizione di rinnovate procedure concorsuali, lasciando disattesa, ancora una volta, una delega che risale alla Finanziaria del governo Prodi del dicembre 2007” e “che non sia stata data alcuna risposta all’esigenza, più volte dichiarata dallo stesso ministro, di aprire le porte della scuola, attraverso i concorsi ordinari, alle leve più giovani, che ne rimarranno fuori”.

La fretta, commenta il sindacalista, “è sempre cattiva consigliera” e la mancanza di un serio confronto sul bando di concorso ha finito per fornire “troppi spunti di possibile contenzioso e un comodo alibi a chi vi si oppone in modo pregiudiziale, con motivazioni spesso pretestuose”.

La Cisl Scuola insiste sulla necessità di dare attuazione al piano triennale di assunzioni, che “rappresenta quindi un obiettivo forte e imprescindibile, anche per dare credibilità e sostanza vera a una rinnovata politica del reclutamento e a una strategia concreta di rilancio della scuola”.