da Tecnica della Scuola
Napolitano: la scuola fa grandi progressi ma ancora distante da altri paesi
Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale, davanti a un cortile d'onore riempito da migliaia di alunni e professori, per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2012-1013
La scuola italiana ha compiuto in questi ultimi anni ''progressi in senso quantitativo e anche qualitativo''. Progressi che dimostrano come l'Italia ''possa farcela, possa migliorare quando si impegna con sforzi collettivi e condivisi''.
Tuttavia, ''limiti e problemi seri preesistono ed è lungo il cammino da compiere per annullare alcune distanze rispetto ad altri paesi avanzati''.
Napolitano sottolinea i ''progressi straordinari compiuti nel campo dell'istruzione, se penso alle condizioni in cui eravamo quando cominciavo ad andare a scuola''. Detto questo, si chiede retorico il capo dello Stato, allora ''cosa è dunque necessario per far progredire ulteriormente la scuola italiana?''. Innanzi tutto dovrebbe funzionare meglio quello che viene chiamato il “triangolo amoroso” tra insegnanti, studenti e famiglie nella scuola. Purtroppo non funziona ancora abbastanza''. Poi, per perseguire il benessere dell'istruzione, ''servono almeno altri 3 soggetti: una società che creda e pratichi la superiorità dell'istruirsi bene rispetto al contare sulla raccomandazione, un mondo del lavoro che contribuisca alla formazione dei giovani e premi le loro competenze, un'azione pubblica che riconosca il ruolo cardine dell'istruzione e in essa investa idee e risorse''.