di edscuola » 13 settembre 2012, 18:02
INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE VII
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Premesso che:
le cosiddette sezioni primavera- servizio educativo a carattere integrativo rivolto a bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi di età - sono state istituite con la legge finanziaria 2007 ( 296/2006) in via sperimentale e aggregate a realtà scolastiche ed educative esistenti;
detti servizi, definiti sulla base di un accordo approvato in Conferenza Unificata il 14 giugno 2007, hanno fornito una risposta positiva alle esigenze educative dei bambini e ai bisogni di molte famiglie;
alla gestione delle sezioni primavera hanno provveduto, sin dall'inizio, lo Stato (per il 20,3%), i comuni (per il 13,4%), il privato sociale (per il 58,6%), il privato convenzionato (per il 5%) che, collaborando in modo sinergico tra di loro e con i servizi scolastici ed educativi già esistenti , con la conseguente riduzione dei costi e con la possibilità di incrementare l'offerta;
rilevato che:
nell'anno scolastico 2011-12 sono state finanziate 1604 sezioni primavera, che hanno accolto 23.142 bambini;
nell'anno scolastico 2007-2008, anno di avvio delle sperimentazione, il contributo statale per l'attivazione delle sezioni primavera è stato pari a 34.783.656 euro ( fondi del MIUR, del Ministero della famiglia e del Ministero del lavoro), con un finanziamento medio di 25/30mila euro per ogni sezione attivata;
negli anni successivi l'attività delle sezioni primavera è stata rifinanziata dal Governo attraverso risorse erogate dai medesimi ministeri, integrate da contributi da parte di alcune regioni; in particolare, nell' a.s. 2008-2009 i contributi destinati ammontavano a 39.341.500euro ( di cui quasi 9 milioni a carico delle regioni), nell’a.s. 2009-2010 a 39.328.844 euro, di cui quasi 14 milioni a carico delle regioni, nell’a.s. 2010-2011 a 31.630.499 e nell’a.s. 2012 a 26.522.210 euro (di cui quasi 10 milioni regionali);
nonostante negli anni si sia assistito ad una costante diminuzione dei finanziamenti statali a favore di tali attività scolastiche - ciò soprattutto da parte del Ministero del Lavoro, mentre le risorse del Miur sono diminuite soltanto nel 2011-2012 - il Governo ha comunque continuato a garantire il funzionamento delle sezioni primavera attraverso l'erogazione di un contributo che, assegnato prioritariamente alle sezioni già attivate, ha fornito continuità e stabilità a tale importante sperimentazione, che, sottoposta a monitoraggi e verifiche, necessita di una più precisa definizione di standard qualitativi e di livelli essenziali delle prestazioni;
considerato che:
per l'anno scolastico 2012-2013, al di fuori di qualsiasi programmazione e condivisione con le autonomie locali e con i soggetti gestori, essendo peraltro vigente l'accordo Stato-Regioni-Autonomie locali, nessuno dei Ministeri interessati ha fornito alcuna certezza sull'effettiva disponibilità delle risorse per garantire il funzionamento delle sezioni primavera;
in particolare, non risulterebbero a tutt'oggi disponibili 12 milioni di euro nel bilancio del Miur e nin si ha alcuna garanzia in merito al contributo del Dipartimento della famiglia;
è evidente che tale situazione impedisce l'avvio nell'anno scolastico 2012-13 delle sezioni primavera programmate, a cui i bambini sono stati regolarmente iscritti, con grave danno per decine di migliaia di bambini e delle loro famiglie che si vedono privati di un servizio, sul quale hanno contato nell'organizzazione della propria vita e del proprio lavoro;
per sapere dal Governo
se corrispondano al vero le notizie relative allo storno di 12 milioni di euro per le sezioni primavera verso altre finalizzazioni da parte del MIUR e la mancata previsione da parte del Dipartimento per la famiglia di ogni contributo da destinare a favore di tali attività scolastiche;
se tali eventuali gravi decisioni corrispondano alla volontà del Governo di porre fine ad un servizio educativo che è importante per i bambini, sicuramente utile e in molti casi indispensabile per le famiglie, data la presenza di un numero assolutamente insufficiente e assai lontano dagli obiettivi europei di posti in asili nido nel nostro paese;
quali urgenti iniziative voglia intraprendere il Governo per garantire la continuazione del finanziamento e del funzionamento delle sezioni primavera operative dal 2007 ;
quali garanzie intenda confermare il Governo in merito all'entità di tali finanziamenti e alla loro adeguatezza per assicurare alle famiglie dei bambini iscritti e ai soggetti gestori la continuazione del servizio.
BASTICO