L'ufficio scolastico regionale della Lombardia e quello provinciale di Mantova danno vita ad una nuova puntata dell’incredibile vicenda che li oppone ai precari mantovani, vincitori di una causa contro l’amministrazione per abuso di contratti a termine.
Dopo aver cercato di punirli negandogli arbitrariamente la possibilità di accedere alle supplenze per il corrente anno scolastico e dopo aver dovuto fare temporanea marcia indietro, letteralmente sommersi dallo sdegno e dalle proteste, i nostri eroi -Colosio e Bianchessi- si sono prodotti in un’ulteriore bella pensata: riaprire le convocazioni per le supplenze e continuare ad escludere i beneficiari delle sentenze sfavorevoli all’amministrazione lasciando però loro la possibilità di “addivenire ad una bonaria composizione della questione in sede di conciliazione con l'amministrazione, mediante adesione alla procedura di cui all'art. 135 del vigente CCNL”. La questione è stata tradotta ai malcapitati in questi termini: se volete la supplenza dovete firmare una “liberatoria” con la quale vi impegnate a non reclamare l’applicazione delle sentenze a vostro favore.
Una proposta indecente che dimostra la capziosità tecnico-giuridica dei due amministratori e una concezione dei rapporti di lavoro tipica dei “padroni delle ferriere” di ottocentesca memoria: l’aspirazione ad una condizione servile nella quale il lavoro si caratterizza quale gentile concessione del (pre)potente di turno invece che come valore fondante della Repubblica e diritto garantito dalla nostra Costituzione.
Ricordiamo che la CUB Scuola aveva posto la questione all'attenzione del ministro Profumo il 5 settembe scorso e diamo atto al ministero di aver cercato, finora senza successo, d’interrompere il delirio di onnipotenza di questi signori. Una situazione così grave, lesiva dei fondamentali diritti di cittadinanza, richiede però interventi drastici in grado di ripristinare senza indugio la legalità: si riconoscano immediatamente i diritti al lavoro, alla dignità e al ricorso alla Giustizia, dei colleghi precari di Mantova, si commissarino l’USR Lombardia e l’USP di Mantova, si pongano i dirigenti responsabili di questa amara vicenda nella condizione di non far più danni.
La CUB Scuola Università Ricerca si impegna a compiere ogni passo necessario per la tutela dei colleghi precari di Mantova e per porre termine al precariato come “normale” condizione lavorativa. Nell’immediato invitiamo tutti i lavoratori a partecipare alle seguenti iniziative di mobilitazione:
domenica 9 settembre a Mantova, in piazza Mantegna, dalle ore 15,30, in occasione del festival internazionale della letteratura, presidio e iniziative di sensibilizzazione e sostegno;
lunedì 10 settembre a Milano, in via Ripamonti 85, dalle ore 15,00 presidio all’USR Lombardia.
Torino, 8 settembre 2012