Calendario scolastico, Bastico: nostre priorità sono qualità della
didattica e organizzazione del lavoro. Lavoriamo per accordi con Regioni
Dichiarazione del vice ministro Mariangela Bastico
Roma, 21 febbraio 2008
Il calendario scolastico, è bene ribadirlo, è un tema di esclusiva competenza delle Regioni ed è pertanto necessario condividere criteri comuni e tradurli in accordi, che peraltro non sono stati ancora raggiunti né tra i ministeri né con le Regioni. Proprio oggi ci sarà un'altra riunione sul tema con gli assessori regionali.
Il ministero della Pubblica Istruzione ha, come sua priorità assoluta, la buona organizzazione delle attività didattiche, sia nell'ambito settimanale che annuale resa da quest'anno ancora più ricca ed articolata dalle attività di sostegno e recupero anche estivo organizzate dalle scuole.
Esistono per noi, quindi, alcuni vincoli insuperabili: innanzitutto la data di inizio degli esami di Stato che non può andare oltre il 20 di giugno, in quanto anche ragioni climatiche e di organizzazione del lavoro non permettono di terminare a fine luglio.
Quanto poi al recupero scolastico è già stato fissato che debba essere effettuato preferibilmente entro il 31 agosto di ogni anno e comunque entro la prima settimana di settembre, ovviamente prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Dentro questi due limiti e nel vincolo di legge di avere almeno 200 giorni effettivi di scuola, le Regioni e le autonomie scolastiche decidono date di inizio e fine lezioni e quelle per le pause natalizie, pasquali ed eventuali ponti.
Naturalmente in questo quadro vanno contemperate molte esigenze, quelle della didattica ma anche delle ferie, delle famiglie, dell'organizzazione complessiva del lavoro, dell'economia e del turismo e proprio per le differenze che esistono tra le varie realtà regionali si è stabilito che sia proprio la Regione il centro decisionale.