CISAL Scuola: Spending review

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CISAL Scuola: Spending review

Messaggiodi edscuola » 11 luglio 2012, 10:17

CISAL SCUOLA NAZIONALE
Spending review: in ginocchio la struttura

formativa del nostro Paese
Il protocollo per il Lavoro Pubblico prevedeva che la spending review eliminasse gli sprechi e
recuperasse l'efficienza, costituendo, altresì, uno dei presupposti per il rilancio di investimenti nella
Pubblica Amministrazione e non il pretesto per deprimere ulteriormente qualità e quantità di lavoro
pubblico", il giudizio di massima del Segretario Generale della Cisal Scuola, Raffaele Di Lecce è
negativo.
"Continua l'accanimento sui dipendenti pubblici", prosegue Di Lecce, "con misure incomprensibili
in chiave di risanamento del bilancio nazionale. La Cisal Scuola, pertanto mantiene il proprio
giudizio negativo nei confronti dell'operato del Governo. In merito alla scuola siamo di fronte a
soggetti che ignorano completamente il funzionamento dell'apparato scolastico. Le misure del
decreto colpiscono i docenti inidonei all'insegnamento per motivi di salute e quelli che per effetto
della riduzione degli orari scolastici sono andati in soprannumero. Ciò produrrà inevitabilmente la
loro utilizzazione in compiti non adeguati alle rispettive competenze e professionalità. Questo
decreto riduce, ma non qualifica la spesa pubblica. Rimangono, inoltre alcuni aspetti decisamente
negativi (ad es. riduzione del numero di insegnanti per scuole italiane all'estero, passaggio di alcune
tipologie di insegnanti tecnico pratici a personale Ata).
Non è possibile che si pensi solo a fare cassa e non s' interviene sui veri sprechi e sui costi di
funzionamento. Difatti la sottrazione di 360 milioni di euro e 15.000 posti di lavoro sono un
esempio significativo. I lavori del nostro Consiglio Nazionale tenuti a Cosenza lo scorso 24 giugno
2012 hanno offerto la possibilità ai partecipanti di esprimere un giudizio complessivo sulla manovra
Monti. L'interrogativo che è emerso con forza dagli interventi dei relatori è se ci sarà mai il tempo
per il riconoscimento del lavoro del personale della scuola e della loro professionalità. Su questo ci
saremmo aspettiamo dal Governo una risposta forte e condivisa. Un'attenzione particolare sul
problema scuola in termini di qualità e di rivalutazione professionale del personale da inserire in
una media europea che, a oggi purtroppo, siamo ben lontani da lambire.
Sono molte le sfide che attendono la nostra scuola affinché possa continuare a migliorarsi, ad
assolvere sempre meglio al compito educativo di istruzione e formazione che le è affidato. Sono
sfide impegnative, ma che non ci spaventano. Il nostro sindacato fino ad oggi ha dimostrato
fermezza ed integrità nelle sue battaglie per una scuola pubblica all'altezza delle aspettative di un
Paese moderno. Dinanzi a questa deriva mostreremo maggiore forza e compattezza.
Ai nostri Giovani al di la delle stagioni politiche o tecniche servono certezze, strumenti,
opportunità, e investimenti, senza i quali non si va da nessuna parte".
In conclusione il segretario Di Lecce, annuncia che il suo sindacato si considera impegnato a
"sensibilizzare tutte le forze parlamentari perché in sede di conversione in legge vengano abolite o
modificate le norme incongrue o inutilmente vessatorie presenti nell'attuale testo del decreto legge".
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