I DOCENTI PRECARI E LE ELEZIONI POLITICHE

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I DOCENTI PRECARI E LE ELEZIONI POLITICHE

Messaggiodi edscuola » 18 febbraio 2008, 15:32

I DOCENTI PRECARI E LE ELEZIONI POLITICHE

Il futuro dei docenti precari diventa sempre più incerto a causa di una politica che preferisce giocare con la vita delle persone invece di trovare delle soluzioni per migliorare l'esistenza dei cittadini.
il governo Prodi è caduto proprio quando avrebbe dovuto approvare la seconda tranche di 50.000 immissioni in ruolo (di un piano triennale che ne prevede 150.000), che avrebbe assicurato un lavoro stabile a molti precari e la continuità didattica a tanti studenti.
Il viceministro Bastico invita i precari a non preoccuparsi ma contemporaneamente filtra dal ministero la voce che la seconda tranche di immissioni in ruolo potrebbe essere inferiore alle 50.000 unità a causa dei minori pensionamenti di quest'anno.
I precari considerano le 50.000 assunzioni previste il minimo indispensabile per poter avviare un serio discorso sulla eliminazione della precarietà nella scuola; le immissioni potrebbero anche essere più di 50.000 se si facesse ricorso a nomine giuridiche che avrebbero effetto a partire dal settembre 2009 senza gravare sulle casse dello Stato.
Visto che il ministro ed il viceministro dell' Istruzione appartengono entrambi al Partito Democratico, la mancata attuazione delle 50.000 assunzioni previste quest' anno danneggerebbe il risultato elettorale del Partito di Veltroni.

Dall'altra parte politica arrivano pessime notizie per i precari della scuola.
Valentina Aprea, responsabile dipartimento scuola e formazione di Forza Italia, sottosegretario all' Istruzione con il ministro Letizia Moratti, oggi deputata ed autorevole candidata alla poltrona di viale Trastevere, invoca la scelta degli insegnanti da albi professionali regionali che comporterebbero l'abolizione della Graduatorie ad Esaurimento e la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi.
Tale forma di reclutamento abbasserebbe la qualità della didattica visto che sarebbe effettuata con criteri clientelari e nepotistici, con totale spregio dei diritti acquisiti da migliaia di precari che in tanti anni hanno consentito il corretto funzionamento delle scuole.

I docenti precari chiedono quindi a tutte le forze politiche di destra, centro e sinistra che si presenteranno al voto il 13 e 14 Aprile:

1) Il rispetto del piano triennale di 150.000 immissioni in ruolo ed il varo di un successivo piano di assunzioni che esaurisca rapidamente le GaE senza i tagli previsti dalla Finanziaria

2) Un sistema di reclutamento che preveda il mantenimento delle Graduatorie ad Esaurimento per almeno il 50% delle future immissioni in ruolo, oltre al rifiuto di qualsiasi forma di chiamata diretta da parte dei Dirigenti Scolastici

I docenti precari voteranno considerando gli impegni presi dalle forze politiche: nelle Graduatorie ad Esaurimento sono presenti circa 300.000 precari che con il loro voto, unito a quello dei loro familiari ed amici, decideranno l'esito delle elezioni politiche del 13 e 14 Aprile.


I docenti delle associazioni

CIPNA
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Comitato Precari di Parma
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Rete dei docenti e ATA precari della provincia di Venezia
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