Documento propositivo, da diffondere a livello nazionale ed internazionale, per sollecitare comportamenti in linea con le attuali e future esigenze ambientali
“…Siamo convinti che nessun futuro è possibile se si continua a prescindere dall’etica ambientale, e noi giovani abbiamo tutto il diritto di sognare e credere possibile un futuro di pace…”
Il documento è stato prodotto durante il Convegno Internazionale sul Riscaldamento del Pianeta in Veneto ed in Puglia
Il clima è un fenomeno dinamico, risultato del flusso di radiazione proveniente dal Sole e dagli scambi di energia tra litosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera. Nel corso delle ere geologiche e dei tempi storici si è modificato in modo apprezzabile come dimostrano i dati paleoclimatici e le registrazioni strumentali.
Sebbene il “Sistema Terra”, continui a presentarsi ai nostri occhi come un complesso tessuto di fitte relazioni che non possiamo dire di comprendere appieno, la nostra conoscenza dei suoi meccanismi fondamentali ci permette di affermare che alcuni equilibri sono estremamente delicati. In altre parole, alterare un parametro atmosferico od oceanico in un punto del globo potrebbe implicare severi cambiamenti climatici in regioni lontanissime.
Inoltre, risulta ormai evidente che le attività antropiche stanno provocando un aumento dei gas serra e che la temperatura superficiale della Terra è in crescita. Non tutti gli esperti concordano nel fatto che tra i due fenomeni vi sia un rapporto di causa-effetto, anche se una maggioranza autorevole lo ritiene molto probabile.
Anche se il margine di incertezza è stato ridotto nei decenni passati e potrà esserlo ulteriormente negli anni futuri, forse la scienza non potrà mai fornire la certezza del nesso causale tra attività antropiche e riscaldamento globale. Considerata l’elevata probabilità che l’uomo stia cambiando il clima, è il caso che l’umanità adotti un modello di sviluppo diverso da quello attuale?
Questa domanda implica complesse considerazioni di carattere diplomatico, economico e sociale.
La strada intrapresa dalla scienza per comprendere il funzionamento del sistema clima è quella di utilizzare modelli matematici al calcolatore.
In particolare, ciò consente di vedere come, entro certe barre di incertezza, questi modelli siano in grado di attribuire l’andamento del clima nell’ultimo secolo a determinate cause più che ad altre. Diventa necessario allora discutere sugli scenari climatici che questi modelli forniscono per il futuro e sulle problematiche esistenti intorno a queste “previsioni”.
Quali gli impatti sul territorio e sugli ecosistemi dei cambiamenti climatici futuri? Quali le questioni di equità a livello internazionale? Quali le possibili strategie di azione?
La questione ambientale interpella in modo sempre più coinvolgente il nostro pensare, il nostro agire, gli stili di vita dei popoli occidentali e non. Spesso i Paesi del Sud del mondo restano poveri perché costretti a sfruttare il loro ambiente e le risorse naturali pur sapendo di compromettere permanentemente le basi della loro vita, creando problemi che accrescono ulteriormente la miseria sociale ed economica.
A partire dal Protocollo di Kyoto si possono evidenziare alcuni principi etici come il Principio di precauzione, il Principio della cura, il Principio della solidarietà, il Principio della corresponsabilità comune ma differenziata, il Principio della partecipazione al bene comune.
La Terra è malata?
Sensibilizzazione – Perché?
LA PRESA DI COSCIENZA DEL MUTAMENTO
Il perché del riscaldamento del pianeta
Il perché del convegno
• Sappiamo che nel corso dei millenni il clima è sempre cambiato.
• Oggi però abbiamo evidenze concrete che negli ultimi decenni è in atto un aumento significativo della temperatura della Terra a causa delle azioni umane.
• Ci rendiamo conto che gli equilibri naturali sono estremamente delicati e quindi è molto importante saper cogliere la correlazione armoniosa esistente tra tutti gli elementi che compongono la natura.
• Comprendiamo che gli squilibri nella fruizione delle risorse naturali possono anche diventare fonti di gravi conflitti.
• Il convegno vuole essere allora un punto di partenza per prendere coscienza di quanto sta accadendo ed avviare una forte opera di sensibilizzazione per promuovere l’impegno, soprattutto dei giovani, ma anche degli adulti, nel mettere in pratica, quotidianamente, tutti quei comportamenti volti a recuperare il più possibile gli equilibri che sono stati alterati, tenendo conto che spesso, in questo ambito, sono i giovani educatori degli adulti.
Riflessione generale – Cambiamo?
RESPONSABILITA’ E PROPOSTE
Le riflessioni che emergono dal convegno
• Sarebbe importante dedicare del tempo alla riscoperta del rapporto tra persona e natura, sia per l’effetto rigenerativo sulla salute psicofisica delle persone, che per rimettere a fuoco la rete armoniosa di relazioni tra gli elementi naturali e riacquistare tutte le sensazioni che, per l’eccessiva industrializzazione, abbiamo perduto: il fiume che scorre dolcemente, il fruscio delle foglie al vento, il profumo della natura…
• Bisognerebbe pensare il mondo come un organismo vivente di cui facciamo parte senza credere di essere né padroni, né inquilini e neppure passeggeri, solo così potremo assicurare un futuro alle prossime generazioni.
• Per recuperare uno stile di vita più vicino alla natura bisognerebbe rivalutare le attività agricole e favorire lo sviluppo dell’agriturismo, privilegiare i prodotti naturali, sollecitare le autorità competenti a destinare risorse per aumentare gli spazi verdi nelle città e riscoprire tradizioni sane come, ad esempio, quella di piantare un albero per ogni bambino che nasce.
• Si potrebbe cominciare a dotare gli edifici pubblici, ed in particolare le scuole, di impianti pilota per la produzione di energia (solare termico, minieolico, fotovoltaico…).
• Sarebbe auspicabile, per la produzione di testi scolastici, quaderni, fotocopie, stampe ecc., cominciare ad usare regolarmente una significativa percentuale di carta riciclata.
• Diventa essenziale anche favorire il diffondersi di una cultura scientifica, soprattutto attraverso la didattica scolastica, che permetta a tutti la comprensione del dibattito sui problemi ecologici, utilizzando anche strumenti promozionali mediatici come, ad esempio, la “pubblicità progresso”.
• Infine si potrebbero suggerire percorsi formativi interdisciplinari che permettano di cogliere meglio la complessità dei problemi ecologici e l’unità dei saperi.
Attuazione – Come?
CONTROLLIAMO NOI IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA
I propositi per un futuro sostenibile
• Noi giovani, alla luce di una impari distribuzione delle risorse nel mondo, ci impegniamo a rivedere il nostro approccio ai beni materiali, servendocene secondo le effettive necessità ed evitando sprechi.
• Ci impegniamo inoltre a limitare i nostri consumi per produrre meno rifiuti, a riutilizzare ciò che è riutilizzabile, a preferire nei nostri acquisti prodotti il cui smaltimento, dopo il periodo di utilizzo, preveda minimi impatti ambientali, a sostenere tutte le imprese che promuovono tecniche di produzione più ecosostenibili.
• Rifiutiamo di accettare come legale nei confronti dell’uomo e dell’ambiente ogni logica economica che, avendo alla base l’interesse di poche persone, o mirando a creare l’esigenza di nuovi bisogni nella comunità umana, pretenda di continuare ad abusare delle risorse ambientali.
• Vogliamo salvaguardare la natura non solo per gli aspetti del paesaggio superficiale ma anche per quelli sotterranei come le grotte e le falde acquifere.
• Vogliamo contribuire al risparmio dell’energia anche nell’ambiente scolastico, ad esempio proponendo di ridurre la temperatura di un grado oppure di attivare il riscaldamento secondo un calendario più flessibile, dipendente dall’effettiva temperatura esterna, non utilizzando l’energia quando non è necessaria, spegnendo luce, elettrodomestici, computer ecc., ed evitando la permanenza delle apparecchiature in stand by.
• Vogliamo promuovere il turismo responsabile e sostenibile ed i viaggi di istruzione a sfondo ambientale ed umanitario.
• Vogliamo praticare e sensibilizzare alla raccolta differenziata facendo attenzione alle piccole scelte concrete (ad esempio preferendo l’uso di materiali biodegradabili o riciclabili).
• Vogliamo influire sulle scelte politiche che hanno ricaduta ambientale, anche candidandoci a vario livello, informandoci seriamente sulle tematiche ecologiche e sulle fonti da cui provengono i dati e trasmetterli correttamente con documenti, assemblee di classe ed eventualmente con manifestazioni locali e nazionali.
• Vogliamo praticare attività sportive compatibili con la natura, facendo attenzione all’impatto ambientale che certi impianti possono avere.
• Ci impegniamo tutti a migliorare, attuare e diffondere il più possibile questo documento.
Info: URL:
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Sul sito sono pubblicati gli atti del convegno
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