da Repubblica.it
Presente? Sì, la scuola ti "tagga"
Un microchip per gli studenti del Texas
Le scuole dello Stato americano sperimenteranno un sistema capace di individuare la posizione dei ragazzi all'interno dell'istituto. Uno strumento utile per monitorare gli studenti e contrastare il fenomeno dell'assenteismo, ma che ha suscitato la perplessità della comunità texana
AUSTIN - Non c'è più bisogno dell'appello. Basta controllare su uno schermo per sapere se uno studente è a scuola e dove si trova precisamente all'interno dell'istituto. La novità arriva dal Texas, dove le scuole adotteranno un sistema di rilevamento automatico della presenza degli allievi durante gli orari scolastici basato sull'utilizzo delle radiofrequenze.
Nel Northside Independent School District, Contea di Bexar, i ragazzi avranno a disposizione un microchip dotato di antenna - detto tag - che trasmette le informazioni a un dispositivo di letture a radiofrequenza RFID. La tecnologia in pratica è capace di "taggare" gli studenti: segnalare il loro ingresso nell'istituto, la loro presenza a lezione e la loro posizione all'interno del complesso scolastico. Gli ideatori del programma assicurano che si tratta di un metodo che renderà le scuole più sicure, ma aumenterà anche i fondi statali. La speranza, infatti, è anche quella di combattere l'assenteismo scolastico e ottenere risorse maggiori dallo Stato, dato che gli istituti vengono finanziati proprio in base al tasso di frequenza.
Per il momento si tratta di un progetto pilota che vede coinvolti due istituti, la John Jay High School e la Anson Jones Middle School, e 6000 studenti, più tutti gli allievi con disabilità del distretto.
Nel caso in cui ci siano dei riscontri positivi, il programma verrà ampliato a tutte le 112 scuole del distretto, per un totale di circa 100mila ragazzi. Un provvedimento che viene accolto con favore da molti genitori che vogliono sapere dove si trovano i loro figli in ogni momento della giornata. Allo stesso modo, però, è un metodo che perplime il resto della comunità texana: la privacy dei giovani studenti viene rispettata?