da Tecnica della Scuola
La trattenuta Enam non va tolta
di L.L.
Nonostante la soppressione dell’Ente, nessuna norma l’ha abrogata e per il Miur sono comunque ancora garantiti i servizi e le prestazioni già erogati in favore del personale di ruolo delle scuole dell’infanzia e primaria
In risposta alle numerose diffide ricevute dal personale di ruolo delle scuole dell’infanzia e primaria che da tempo (anche attraverso le organizzazioni sindacali di categoria) chiede l’eliminazione della trattenuta mensile dell’0,80% (anche 200 euro all’anno) sulle proprie retribuzioni a favore dell’ex Enam, il Miur con la nota prot. 2986 del 17 maggio 2012 ha ribadito che la trattenuta non può essere revocata perché prevista da una norma che non è stata abrogata con la soppressione dell’Enam. Le funzioni di questo ente sono infatti prima passate all’Inpdap e, recentemente, con la soppressione di quest’ultimo, all’Inps.
L’istituto pensionistico, comunica il Miur, si sta muovendo per garantire al personale in questione la continuità dell’erogazione delle funzioni assistenziali ad essi spettanti, prevedendo anche una mailing list, indirizzata alle scuole dell’infanzia e primarie, per rendere più facile agli iscritti l’accesso alle informazioni sulle prestazioni magistrali.
Inoltre, per assicurare un’adeguata rappresentanza degli interessi degli iscritti ex Enam, l’Inps ha previsto l’integrazione del Comitato Indirizzo e Vigilanza di ulteriori sei componenti.
Dei cambiamenti recentemente intervenuti l’Inps ha tra l’altro dato informazione direttamente alle scuole interessate con una lettera dell’8 marzo scorso, nella quale è stato in particolare illustrato lo stato di avanzamento dei processi di reingegnerizzazione previsti e che riguardano i servizi e le prestazioni erogate: assistenza climatico–termale, assistenza sanitaria, assistenza scolastica, assistenza straordinaria e credito.
In conclusione, scrive il Miur, non è possibile dare corso alle diffide presentate, sia perché nessuna norma ha disapplicato le trattenute in questione, sia perché sono comunque garantite tutte le prestazioni e i servizi previsti dall’ente soppresso.