La CUB Scuola e lo sciopero contro l'Invalsi
In primo luogo ribadiamo che la CUB Scuola sostiene lo sciopero contro l'Invalsi indetto dai Cobas Comitati di Base della Scuola.
Detto ciò, e per completezza di informazione, chiariamo quanto ha condotto all'invio da parte del ministero di una circolare che afferma che vi è stata una revoca da parte nostra e che ha oggettivamente danneggiato lo svolgimento dello sciopero.
La CUB Scuola, per semplificare le procedure, ha stabilito di aderire allo sciopero contro l'Invalsi e non di indirlo.
Per difficoltà tecniche, l'adesione è pervenuta alla Commissione di Garanzia contro l'esercizio del diritto di sciopero oltre i tempi strettamente previsti dalla legge antisciopero.
Insistiamo sul fatto che si trattava di un'adesione e non di un'indizione e che in passato le adesioni sono sempre state oggetto di un trattamento non particolarmente occhiuto.
La Commissione di Garanzia e il Ministero hanno dato vita ad una pressione fortissima minacciando sanzioni se avessimo mantenuto l'adesione allo sciopero.
A questo punto, e lo riconosciamo francamente, c'è stato un errore da parte nostra, abbiamo pensato ad un ottuso accanimento burocratico e non ad una manovra politica e, in buona fede, abbiamo acconsentito a sospendere la nostra adesione formale allo sciopero e certo non lo sciopero stesso che abbiamo continuato a sostenere nei fatti.
Una burocrazia, solitamente torpida oltre ogni misura, si è mossa più veloce della luce per utilizzare contro lo sciopero, che restava ed è tuttora legale, questa nostra ingenuità.
Da ciò quanto è avvenuto in seguito.
Per concludere, almeno una lezione possiamo trarla da quanto è avvenuto, nell'era del governo tecnico sarà bene diffidare ancora più che in passato di coloro che si pongono formalmente come meri guardiani della normativa.
Per la CUB Scuola
Cosimo Scarinzi