Di Giuseppe interroga il ministro: chi paga i mesi estivi...

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Di Giuseppe interroga il ministro: chi paga i mesi estivi...

Messaggiodi edscuola » 28 aprile 2012, 6:09

da Tecnica della Scuola

Di Giuseppe interroga il ministro: chi paga i mesi estivi agli Ata?

L’on. Anita Di Giuseppe ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo, in qualità di componente del Dipartimento Cultura e Istruzione IdV, come intende riconoscere gli scatti di anzianità e la conversione del contratto a tempo indeterminato degli Ata.
“Lo scorso novembre, il Ministro Gelmini ha riaperto la graduatoria di terza fascia Ata con scadenza dei termini a metà dicembre, tuttavia ad oggi le graduatorie definitive non sono state ancora pubblicate. Le scuole hanno quindi provveduto a coprire i posti non assegnati con contratti a tempo determinato”. Così l’on. Anita Di Giuseppe nella spiegazione della sua interpellanza.
“Per questi lavoratori c’era il rischio concreto di tornare a casa dopo solo pochi mesi di servizio e per questo motivo, insieme all’Onorevole Zazzera componente della Commissione Cultura, avevamo già presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’istruzione; nei giorni scorsi, un Giudice del Lavoro di Como, ha sancito il riconoscimento dei mesi estivi per il personale precario Ata con supplenze annuali sui posti vacanti fino al 31 agosto, ha sancito anche il diritto alla maturazione del punteggio ed ha condannato il Miur al pagamento delle spese legali.
Questo vuol dire che Miur e Dirigenti hanno da sempre contravvenuto alle più elementari norme contrattuali apponendo il termine del 30 giugno alla scadenza del contratto.”
E ha poi continuato: “Il Ministro dovrebbe provvedere in fretta a riconoscere questi diritti, evidentemente negati, in primis il riconoscimento degli scatti di anzianità e la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. Intanto abbiamo depositato una nuova interrogazione parlamentare per acclarare le eventuali responsabilità in merito al danno economico che dovrà sostenere il MIUR per quanto deriva dalla disastrosa riforma Gelmini, chiedendo anche di adottare i provvedimenti necessari ad evitare un carico di lavoro eccessivo, oltre che inutile, ai danni del sistema giudiziario italiano!”
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