25 anni di Telefono azzurro. A difesa dei bimbi

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25 anni di Telefono azzurro. A difesa dei bimbi

Messaggiodi edscuola » 22 aprile 2012, 6:38

da Tecnica della Scuola

25 anni di Telefono azzurro. A difesa dei bimbi

“Tutti i giorni, 24 ore al giorno, siamo nelle scuole, nelle carceri, con personale esperto e volontari, per costruire un Paese rispettoso dell'infanzia e dei suoi diritti": così il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo
E continua: ''Da 25 anni siamo vicini ad ogni bambino o adolescente che chiede aiuto. Interveniamo quando un minore, o un adulto, denuncia una situazione di disagio. La campagna “Fiori d'Azzurro” chiude il mese di aprile ogni anno, periodo dedicato da Telefono Azzurro alla promozione dei diritti dell'infanzia e l'adolescenza. Questanno, registrandosi sul sito www.parliamoperibambini.it, Enti, Istituzioni, cittadini privati, possono organizzare lezioni e incontri sui temi legati all'infanzia. Da dicembre 2010, Telefono Azzurro ha poi attivato un servizio di chat che offre ascolto, consulenza e supporto ai bambini e agli adolescenti su qualsiasi problematica. Ogni giorno dalle 16 alle 20 si può contattare un operatore sul sito www.azzurro.it e contattare un operatore.”
Telefono Azzurro, nel festeggiare i 25 anni di presenza, scende in piazza con la Campagna ''Fiori d'Azzurro''.
Fino a domenica, in 2.300 piazze italiane l'associazione illustrerà le attività a sostegno dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza: con una donazione, si potrà avere il "Fiore d'Azzurro".
Telefono Azzurro ogni giorno risponde a circa 800 chiamate di minori: in tre anni, tra il 2008 e i primi mesi del 2011, attraverso l'1.96.96 l'associazione ha preso in carico e gestito 9.416 casi. Con "Sos Minori Scomparsi", in due anni, il 166.000 ha risposto a 25.000 telefonate. Tra le segnalazioni ricevute, il primato negativo spetta alla sottrazione parentale (67% dei casi). Seguono le fughe da casa o da istituto (16%), e i rapimenti nell'8,33%. La regione che registra il numero maggiore di chiamate è l'Abruzzo (27,8%), seguita da Lombardia (22,2%), Lazio (16,7%), Emilia Romagna, Toscana e Sicilia (11,1%).
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