da Tecnica della Scuola
I diversi volti del pensionamento coatto
di Aldo Domenico Ficara
A luglio 2011. prima è stato definito e pubblicato il bando di un concorso per 2.386 dirigenti scolastici, e dopo pochi giorni si è deciso, cambiando il numero minimo di iscritti per istituto, un piano di razionalizzazione del numero di scuole per regione.
Queste dinamiche temporali sono state l’anticamera dell’attuale situazione (espletamento veloce del concorso Ds- pensionamenti d’ufficio Ds), che oggi ventila l’ipotesi di esubero di personale e prospetta una sorta di cambio generazionale alla direzione delle nostre scuole.
Si parla per la prima volta di esubero di personale per i dirigenti scolastici, in altre parole di quei presidi che avrebbero maturato al 31 dicembre 2011 i requisiti pensionistici o per l’età anagrafica (65 anni) o per l’anzianità contributiva (40 anni), o, comunque, per aver raggiunto la famosa "quota 96".
Da quanto detto, l’Amministrazione avrebbe creato i presupposti per questi pensionamenti, dandogli volti e parvenze distinte: il primo volto ha le sembianze delle:dimissioni volontarie di tutti coloro che hanno già maturato 40 anni di anzianità contributiva; il secondo quello delle dimissioni volontarie per aver raggiunto "quota 96"; il terzo si presenta con il volto delcollocamento in pensione “d’ufficio” per tutti gli altri che abbiano già maturato i 40 anni o li possano maturare col riscatto degli studi universitari; il quarto ha i tratti del collocamento in pensione “d’ufficio” per coloro che hanno compiuto i 65 anni di età entro il 31 dicembre 2011 o il 31 agosto 2012; ed infine il quinto e ultimo ha il profilo del collocamento in pensione “d’ufficio” per tutte quelle Dirigenti che hanno compiuto 61 anni entro il 31 dicembre 2011.
Qualunque sia la tipologia di pensionamento coatto o pseudo-volontario, si deve, per forza di cose, evidenziare che non si devono commettere errori (privarsi di competenza ed esperienza di professionisti dediti da decenni al mondo della scuola) per rimediare ad altri errori l’inopportuna scelta del timing nell’indire il concorso per 2386 dirigenti scolastici).
Forse si poteva aspettare, per analizzare meglio le conseguenze di certe decisioni.