ANIEF: Concorso dirigenti scolastici

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ANIEF: Concorso dirigenti scolastici

Messaggiodi edscuola » 3 marzo 2012, 20:32

Concorso dirigenti scolastici: CdS invita il Tar a fissare con urgenza l’udienza di merito
 
A febbraio, i giudici di secondo grado confermano un provvedimento cautelare del Tar al quale chiedono la sentenza di merito, rigettano altre richieste di sospensiva basate su una presunta disparità di trattamento tra candidati e ricordano come la sentenza finale possa annullare l’intera procedura concorsuale.
 
In tre mesi, a Palazzo Spada confermano che i quiz sono sbagliati, portano all’invalidamento della prova e alla rinnovazione del concorso. Ai giudici del Tar Lazio spetta decidere soltanto il quando e il come.
 
Nel mese di dicembre 2011, infatti, i giudici di appello, sui ricorsi promossi dall’Anief precisano, in sede di rigetto delle misure cautelari, come “i motivi dedotti investono profili di legittimità dell’intera fase di selezione basata su quiz a risposta multipla, con la conseguenza che essi, qualora dovessero risultare fondati in sede di decisione nel merito, determinerebbero l’effetto demolitorio dell’intera procedura, con obbligo di rinnovazione della stessa e coinvolgimento di tutti i partecipanti al concorso”. Nel gennaio 2012, accertano che alcuni quiz “sono obiettivamente sbagliati”, tanto da portare i legali dell’Anief, il 14 febbraio, a notificare nuovi motivi aggiunti al Tar Lazio. Il giorno dopo, in un ricorso di appello, conformemente a quanto previsto dall’articolo 55, comma 11 del codice del processo amministrativo, richiedono ai giudici del Tar Lazio di affrontare con urgenza, in sede di merito, la questione, precisando anche che “l’erroneità o l’equivocità di alcuni quiz … non inciderebbero sulla par condicio dei concorrenti, tutti chiamati a rispondere sui medesimi quesiti, bene o male confezionati”. Una settimana dopo, ricordano, però, come la partita possa essere chiusa soltanto nel merito, tenuto “anche conto della giurisprudenza cautelare della Sezione, per la quale soltanto una sentenza pronunciata nel giudizio di primo grado potrebbe dare effettiva tutela alla pretesa di annullamento integrale degli atti concernenti il concorso”.
 
A questo punto, è evidente che tutti i candidati si sono ritrovati nelle stesse malaugurate condizioni di dover rispondere in maniera giusta a dei quesiti formulati in maniera sbagliata, ma è chiaro che nella pubblica amministrazione non si può conferire un incarico dirigenziale a chi è stato più bravo a commettere più errori. L’assunzione per merito rappresenta un pilastro nell’accesso alla P. A., così come il rispetto formale delle regole in ogni procedura concorsuale, qui violata fin dall’esclusione dell’Invalsi dalla gestione della prova. Nei prossimi giorni, i giudici del Tar Lazio saranno chiamati dai legali dell’Anief ad autorizzare la notifica per pubblici proclami per integrare il contraddittorio e calendarizzare, finalmente, l’udienza di merito. A quel punto, dovranno prendere una decisione che, visti i pronunciamenti dei giudici di secondo grado, non potrà essere diversa da quella di chiudere l’ultima brutta pagina della scuola italiana scritta dall’ex-ministro Gelmini. Il concorso sarà rinnovato per quei posti che, si spera, saranno resi liberi dai pensionamenti, al netto dei tagli alle presidenze avvenuto con la legge 111/11.
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Concorso dirigenti: Tar respinge il ricorso dei ricorrenti

Messaggiodi edscuola » 21 marzo 2012, 20:47

Concorso dirigenti: Tar respinge il ricorso dei ricorrenti pugliesi

Che si erano rivolti, privatamente, a un avvocato per partecipare alle prove scritte, ottenendo dapprima l’ammissione dal Tar regionale e poi l’esclusione. Rigettata la contestazione della correzione a lettura ottica, il tempo ridotto per le risposte, l’utilizzo del librone e la disparità di trattamento tra candidati.
È la prima sentenza breve, resa in forma semplificata, la n. 2571/12, che viene presa dai giudici del Tar Lazio che respingono ogni gravame denunciato dall’avvocato che ha patrocinato il ricorso per alcuni candidati non idonei che volevano partecipare alle successive prove scritte nella regione Puglia. Non costituisce per i giudici motivi di accoglimento del ricorso il fatto che un migliaio di quesiti siano stati eliminati a cinque giorni dalla prova ma non dal librone, né che siano stati disposti in buona sostanza soltanto 45 secondi per l’articolazione delle risposte, perché ogni candidato era stato posto davanti agli stessi quesiti. Anche la serietà nella gestione della prova da parte di Formez non presenta motivi di censura essendo un ente già affidatario di altre procedute concorsuali, come l’utilizzo di strumenti telematici per la correzione, entrato nell’uso frequente per garantire l’imparzialità della P. A..
Pertanto, in attesa di un possibile appello da parte di questi ricorrenti in Consiglio di Stato, in occasione del quale inviteremo, comunque, i nostri ricorrenti - per mero scrupolo difensivo - a costituirsi gratuitamente ad adiuvandum, dobbiamo attendere in verità la discussione dei ricorsi dell’Anief che, al di là delle censure emotive sopra respinte, hanno centrato la loro attenzione sulla violazione della normativa e della procedura concorsuale in merito al mancato coinvolgimento dell’Invalsi, alla presenza di risposte erronee tra quelle selezionate, all’assenza degli atti prodromici per l’individuazione della commissione degli esperti preposta alla selezione dei quesiti, come è stato dimostrato durante la discussione cautelare degli appelli in secondo grado.
Dopo il deposito degli ennesimi motivi aggiunti - sempre senza alcun nuovo onere a carico dei ricorrenti iscritti alla nostra O. S. - con cui impugneremo anche i verbali di ammissione alle prove orali dei candidati dell’Abruzzo, Molise, Friuli e delle altre regioni, attendiamo nei prossimi giorni dai giudici del Tar Lazio l’autorizzazione della notifica per pubblici proclami per l’integrazione del contraddittorio e la calendarizzazione di un’udienza di merito a breve, al fine di cambiare l’orientamento provvisorio assunto sulla materia dai giudici di primo grado.
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Concorso dirigente: CdS ordina al Tar Lazio di definire ...

Messaggiodi edscuola » 26 marzo 2012, 8:17

Concorso dirigente: CdS ordina al Tar Lazio di definire subito la sentenza di merito
 
In quanto potrebbe annullare, se provate le ragioni dei ricorrenti, tutta la procedura concorsuale e richiederne il rinnovo. Anief deposita nuovi motivi aggiunti e impugna anche i risultati degli scritti pubblicati dagli UU. SS. RR. di alcune regioni. Ancora una volta trema il concorso.
 
Ai sensi dell’articolo 55, comma 10, del nuovo codice del processo amministrativo, i giudici di appello con l’ordinanza 1163/2012 accolgono l'istanza cautelare inoltrata da alcuni ricorrenti ai soli fini della sollecita definizione nel merito del giudizio di primo grado, “considerato che le ragioni delle ricorrenti possono trovare adeguata soddisfazione con la pronuncia di merito, tenuto conto del fatto che le prove scritte del concorso sono già state espletate”.
 
Si attende, pertanto, probabilmente già nel mese di aprile, la calendarizzazione dell’udienza pubblica per discutere nel merito i ricorsi pendenti al Tar Lazio, a seguito anche del nuovo deposito di motivi aggiunti, a spese dell’Anief, depositato dai suoi legali.
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Concorso ds: il 22 novembre udienze di merito

Messaggiodi edscuola » 5 aprile 2012, 10:13

Concorso dirigenti scolastici: il 22 novembre udienze di merito del Tar Lazio

Si comunica che a seguito del deposito dei motivi aggiunti e delle ordinanze del Consiglio di Stato, il Tar Lazio ha fissato per il 22 novembre prossimo l’udienza di merito per discutere tutti i ricorsi presentati dall’Anief e dagli altri avvocati. Anief ha richiesto l’annullamento di tutte le prove fin qui espletate e le relative graduatorie, nonché il rinnovamento dell’intera procedura concorsuale per idonei e ricorrenti.

Come l’Anief aveva annunciato, a seguito dell’ultima ordinanza emanata dai giudici di secondo grado, il Tar Lazio ha fissato - anche se - nel prossimo autunno, per via della saturazione dell’iscrizione al ruolo, la discussione, nel merito, dei ricorsi presentati avverso le modalità di espletamento delle prove pre-selettive per la selezione dei futuri dirigenti scolastici.

Il sindacato in questi mesi aveva dato mandato ai propri legali di depositare, senza ulteriori oneri per i ricorrenti, motivi aggiunti per richiedere la fissazione dell’udienza che a questo punto potrebbe essere decisiva per le sorti dell’intera procedura concorsuale. Il condizionale è d’obbligo perché al di là dell’esito della sentenza, la stessa potrebbe essere ridiscussa sempre dai giudici del Consiglio di Stato.
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Concorso dirigenti scolastici: il 22 novembre la decisione

Messaggiodi edscuola » 1 maggio 2012, 20:07

Concorso dirigenti scolastici: il 22 novembre la decisione di merito

Tutti i legali dell’Anief stanno predisponendo motivi aggiunti per impugnare gli esiti delle prove scritte. Ciò in vista della discussione di merito, già fissata per alcuni ricorsi Anief il prossimo 22 novembre, alla quale verrà chiesta la ricongiunzione per la discussione anche di tutti gli altri ricorsi sul concorso DS pendenti.
L’intera procedura di deposito dei motivi aggiunti e discussione nel merito avverrà gratuitamente e senza ulteriori oneri a carico dei ricorrenti regolarmente iscritti all’Anief.
Si ricorda come in caso di accoglimento, il ricorso porterebbe all’annullamento dell’intera procedura concorsuale e alla rinnovazione della stessa per gli idonei e ricorrenti.
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Qualcuno dovrà pagare questo enorme danno erariale

Messaggiodi edscuola » 4 maggio 2012, 18:19

Concorso per dirigenti scolastici: ai commissari di una selezione destinata all’annullamento verranno corrisposte centinaia di migliaia di euro.
Anief: qualcuno dovrà pagare questo enorme danno erariale, poiché per evitarlo sarebbe bastato sospendere il concorso come indicato nella sentenza di merito del Tar del Lazio a seguito del parere del Consiglio di Stato. Presenteremo un esposto alla Corte di Conti.


Il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha oggi comunicato l’intenzione di presentare un esposto al Procuratore Generale della Corte di Conti, a seguito della mancata decisione da parte del Miur di interrompere il concorso per diventare dirigente scolastico, di cui si sono svolte le prove scritte e che nel mese di giugno in alcune regioni vivrà il suo epilogo con lo svolgimento degli orali: secondo Pacifico non è stata presa “nella giusta considerazione la sentenza di merito del Tar del Lazio a seguito del parere del Consiglio di Stato, che ha acclarato l’erroneità di un numero tutt’altro che trascurabile di test presentati ai 32.000 candidati lo scorso 12 ottobre, in occasione delle prove preselettive del concorso”.

Ora il Miur fa sapere che “a ciascun componente delle commissioni esaminatrici dei concorsi indetti per il reclutamento dei dirigenti scolastici viene corrisposto un compenso base” pari a 251 euro per il Presidente e 209,24 euro per il componente. Inoltre, “a ciascun componente le commissioni esaminatrici dei concorsi viene corrisposto un compenso integrativo pari a 0,50 euro per ciascun elaborato o candidato esaminato”. In ogni casi “i compensi non possono eccedere 2.051,70 euro”, con l’eccezione dei presidenti per i quali l’importo va incrementato del 20%.

“Poiché il concorso è destinato a decadere – ha detto il Presidente dell’Anief – è evidente che questi soldi potevano essere risparmiati: l’amministrazione ha deciso di proseguire nell’espletamento delle prove scritte e nella correzione delle stesse, si è assunta anche la responsabilità di ‘bruciare’ in tal modo centinaia di migliaia di euro. Una quota enorme di soldi, dei contribuenti, che andranno ora inutilmente destinati ai compensi dei commissari e presidenti. A questo punto il prossimo 22 novembre, in occasione dell’udienza fissata eccezionalmente in tempi brevi, a seguito delle sollecitazioni provenienti dai giudici di secondo grado, il Tar non potrà che dimostrare l’avvenuto danno erariale”.

Un danno che va ascritto a qualcuno che opera all’interno dello Stato senza tenere conto delle conseguenze del suo operato. “Quel qualcuno è impegnato nelle stanze del Ministero di viale Trastevere e presto ne dovrà rispondere. Inoltre, paradossalmente, tutto questo spreco di soldi pubblici si concretizza proprio mentre stanno per essere approvati una serie di ulteriori tagli al bilancio dell’istruzione pubblica, attraverso – conclude Marcello Pacifico – l’applicazione dello spending review e una manovra Finanziaria che sembra chiederà ulteriori tagli al settore”.

L’Anief coglie l’occasione per ricordare che sta puntualmente impegnandosi, attraverso una serie di motivi aggiunti inviati al Tar del Lazio, anche contro gli esiti delle prove scritte del concorso per dirigente scolastico pubblicati in questi giorni dagli Uffici Scolastici Regionali.
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