Ricorsi pettine: Anief riassume i ricorsi al Giudice del lavoro
Dopo il difetto di giurisdizione dichiarato dai giudici del Tar Lazio in tema di graduatorie ad esaurimento. In questi giorni, gli stessi ricorrenti sono ricontattati per ottenere con urgenza la conferma dei provvedimenti cautelari dal nuovo giudice e aver assegnati anche i 1.500 posti accantonati.
Dopo quattro mesi di sentenze a raffica con cui i giudici amministrativi si sono spogliati della giurisdizione sulle graduatorie ad esaurimento su tutti i ricorsi discussi, in rispetto della decisione delle SS.UU. della Cassazione, giungono al Giudice del lavoro anche i ricorsi sul pettine patrocinati dall’Anief.
L’attesa è stata, purtroppo, lunga ma è evidente che, con le sentenze del Tar Lazio relative alle udienze del 16 dicembre 2011 con cui analogamente dovrebbe essere stato accolto il difetto di giurisdizione anche sui ricorsi dell’Anief che avevano mantenuto un commissariamento attivo dell’amministrazione, i ricorrenti soltanto ora possono chiedere presso le corti territoriali del lavoro, in primo luogo, con urgenza entro trenta giorni, ai sensi della normativa vigente, la conferma dei provvedimenti cautelari fin qui ottenuti (ordinanze cautelari e/o commissariali, inserimenti a pettine), l’inserimento o la conferma dell’inserimento a pettine, l’assegnazione o la conferma di uno dei 1.500 posti accantonati; in secondo luogo, nel merito, fatti salvi i tempi processuali trascorsi e il diritto acquisito del trasferimento a pettine per il biennio 2009-2011 riconosciuto dalla legge e dalla Costituzione grazie all’azione legale e politica fin qui promossa dal solo sindacato Anief, potranno ottenere una rapida sentenza costitutiva del rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, con annessi i relativi risarcimenti danni e la condanna alle spese dell’amministrazione per lite temeraria. In assenza di una soluzione conciliativa e bonaria nei confronti dei ricorrenti da parte del Miur - sempre ostacolata dalle stesse OO. SS. che hanno sollevato nel processo al Tar Lazio il difetto di giurisdizione, ma che salvaguarderebbe i contratti fin qui stipulati - pertanto, si sposterà nei tribunali del lavoro l’accertamento di quali siano gli aventi diritto alle immissioni avvenute negli ultimi tre anni.
Tutti i ricorrenti dei ricorsi 4340/09, 4341/09, 4342/09, 5065/09, 5067/09, 5068/09 5069/09, 5070/09, 5071/09, 5072/09, 5073/09, 5074/09, 5075/09, che hanno manifestato la volontà di riassumere il ricorso pendente al Tar Lazio presso il Giudice del lavoro, riceveranno entro il 23 dicembre 2011 formale invito di convocazione per la firma del nuovo mandato al legale Anief referente nel territorio in cui lavora o nell’ultimo presso cui ha lavorato. Trascorsa tale data, chi non riceverà alcuna comunicazione deve inviare con urgenza una mail a riassunzione.pettine@anief.net indicando nell’oggetto “Mancata convocazione” e nel testo “Cognome, nome, numero di ruolo del ricorso Tar Lazio da riassumere, sede attuale o ultima di servizio”, al fine di ottenere l’assegnazione del legale.