ANDIS Viterbo: AUGURI AL NUOVO GOVERNO MONTI MA...

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ANDIS Viterbo: AUGURI AL NUOVO GOVERNO MONTI MA...

Messaggiodi edscuola » 5 dicembre 2011, 7:13

Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici
Sezione Provinciale di Viterbo

Viterbo 5/12/2011

AUGURI DI BUON LAVORO AL NUOVO GOVERNO MONTI MA....
(ovvero: a chi è passato di mano l'ombrello ?)

La parola d'ordine per risanare l'Italia è riforme strutturali; ma dalle anticipazioni e dalle indiscrezioni sulla ennesima "manovra correttiva" sembra di intravedere ancora una volta una mera operazione di cassa: aumenti di tasse, tagli, restrizioni etc.
Consapevole della mia assoluta marginalità mi permetto tuttavia di utilizzare la rete ANDIS per suggerire tre ambiti che mi sembrano meritevoli di "riforme strutturali".

1) LA MEGA EVASIONE ITALIANA
Corte dei Conti e Confindustria stimano l'evasione fiscale italiana intorno ai 125 miliardi di € annui (considerate che le manovre ordinarie si attestano sui 20-30 miliardi). L'Agenzia delle entrate che, potendo intervenire sugli ultime 5 annualità e, quindi, su un “budget” di 625 miliardi di evasione certa (un terzo dell’intero debito italiano), dichiara di essere stata capace di recuperare, al 2010, 10.5 miliardi ma che, per effetto di deduzioni e arzigogoli vari, scende a malapena a 3,5 miliardi.
Taluni attribuiscono questo mega-flop alla Guardia di Finanza che non svolgerebbe bene i suoi compiti di vigilanza; se le cose stanno così bisognerebbe mandare a casa tutti i vertici per incapacità manifesta; ma siamo sicuri che la colpa è tutta delle fiamme gialle? In realtà la causa vera del disastro fiscale italiano è la mancanza di volontà politica: basta pensare ai condoni, agli scudi, alla abolizione del SECIT (gli ispettori del fisco), al fittissimo sottobosco di agevolazioni e di ostacoli ai controlli fiscali che è difficile non pensare che sia stato messo lì proprio per facilitare gli evasori. E’ un fatto che il rischio di pagare cara un'evasione fiscale è praticamente zero e quindi “conviene provarci”.
Eppure i mezzi di contrasto ci sarebbero, ad esempio i sistemi informatici di incrocio di dati fiscali; basterebbe la serietà di volerli e applicarli.
Se dunque potessi suggerire al primo ministro Monti una riforma veramente strutturale suggerirei proprio di iniziare da qui, dalla lotta all’evasione, che potrebbe portare agevolmente in salvo l'Italia (e gli Italiani) senza il ricorso al famoso ombrello di Altan.

Per saperne di più sull’ombrello di Altan:
http://www.repubblica.it/gallerie/onlin ... tan/6.html


2) LA CRIMINALITA' POLITICA
In Italia siamo ormai ad una media di uno scandalo politico ogni tre/quattro mesi; tra gli ultimi in ordine di tempo: il "caso Penati", il caso "Nicoli Cristiani", la 'ndrangheta ormai stabilizzata a Milano.
E ora, forse il più grave di tutti, il "sistema" Finmeccanica (Guarguaglini)-Selex (la moglie di Guarguaglini) dove i giudici hanno scoperchiato un "presunto" (la presunzione è sempre d'obbligo) quanto originale metodo per creare fondi neri e versare mazzette ai politici: infatti non erano Finmeccanica e Selex a creare fondi neri, esse affidavano, spesso senza gara, appalti e incarichi a società esterne a prezzi gonfiati, queste ultime, grazie all'enorme surplus di denaro, creavano i fondi neri che poi smistavano ai vari politici (tra cui il "presunto" versamento di 200.000€ a Pino Naro, tesoriere dell'UDC). Dettaglio: Guarguaglini, evidentemente per "premio", è stato mandato via da Finmeccanica con un bonus di oltre 5.000.000 di € (quando si dice la “meritocrazia”).
Anche qui nessuna riforma strutturale possibile? Siamo condannati a questa eterna rapina e a tenerci l'ombrello degli aumenti delle tasse, dei tagli a scuola, sanità, pensioni, stipendi etc?

3) GUADAGNI PARASSITARI
C'è la casta, con i suoi super-stipendi, ma c'è anche altro. Si parla sempre di "costo del lavoro" e di competitività ma in Italia abbiamo i costi bancari più alti d'Europa, l'RC auto più alta d'Europa, i carburanti più costosi d'Europa, le medicine più care d'Europa: tutte risorse sottratte alle famiglie, ai consumi e al sistema produttivo e destinati ai capitali d'accumulo.
La novità di questi giorni è la richiesta di "flessibilità del mercato del lavoro" quale riforma strutturale per limitare la discriminazione (!) fra lavoratori garantiti e disoccupati. Se è tutto da dimostrare il curioso teorema per il quale la possibilità di licenziare facilmente favorirebbe l'occupazione è certa invece la discriminazione fra chi il costo/valore del proprio lavoro se lo fa da se (pensate agli ordini professionali e alle parcelle) e coloro invece che il costo/valore glielo stabiliscono gli altri (e ora pensate alla busta-paga dei lavoratori dipendenti). A questa osservazione i difensori di tale discriminazione (reale, non inventata come quella garantiti/ disoccupati) rispondono richiamandosi a quell’entità trascendente, intangibile e senza regole che è il “mercato” per cui il prezzo della benzina, delle medicine, oggi anche dei generi alimentari ma anche delle parcelle, scaturisce “da sè”, dalle ferree e inderogabili leggi dell’economia.
Ma non vi sembra che il costo di “tutti i lavori” meriti anch’esso una riforma strutturale in direzione dell’equità?

Unica nota positiva: i sindacati sembra (sembra) abbiano trovato un punto di unità sul tema delle "vere" riforme strutturali da chiedere ad un governo che da subito, sulle orme del Presidente della repubblica, ha dichiarato di perseguire “rigore e equità”.

il presidente provinciale
Giuseppe Guastini
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