SNALS-CONFSAL: AFAM

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SNALS-CONFSAL: AFAM

Messaggiodi edscuola » 27 ottobre 2011, 15:17

ALTA FORMAZIONE: SNALS-CONFSAL CHIEDE CHE IL PARLAMENTO INTERVENGA IMMEDIATAMENTE
 
salvaguardare la professionalita’ del personale
e tutelare la qualita’ della scuola
 
 
Roma, 27 ottobre.  Lo SNALS-Confsal, alla luce delle norme contenute nel D.d.l. n. 2968 (intitolato Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), attualmente in discussione al Senato, denuncia ulteriori penalizzazioni per il personale dei comparti dell’AFAM (alta formazione) e della scuola. Chiede che il Parlamento, in sede di conversione, intervenga a modificare tali norme.
In particolare, per quanto è stato disposto per le Istituzioni dell’Alta Formazione artistica-musicale e coreutica, il sindacato autonomo rileva che le modifiche annullerebbero di fatto quanto previsto dai contratti nazionali e toglierebbero a questa categoria delle misure atte a tutelarne la professionalità. Sono da rigettare, perché in contrasto con la professionalità dei docenti del comparto: la cancellazione della progressione di anzianità e la riduzione a soli 10 giorni l'anno per i permessi di studio, ricerca e  produzione artistica, con l'obbligo di recupero delle ore di lezione, e la fine della cumulabilità dei permessi artistici, ovvero, dell’anno sabatico, con l’unica concessione di poter usufruire dei permessi eventualmente non goduti negli anni scorsi fino a esaurimento ma non oltre 30 giorni l'anno. Si tratta di misure lesive di un diritto riconosciuto e previsto da tutta la normativa precedente anche a tutela di un servizio scolastico le cui specificità sono evidenti.
Per quanto riguarda la scuola è inaccettabile la previsione di utilizzare il personale docente tecnico-pratico come personale non docente con la previsione di un suo impiego nel profilo dell’assistente tecnico mortificando così le professionalità e i diritti di entrambe le tipologie di personale.
Lo SNALS-Confsal individua nei provvedimenti in corso di conversione un ulteriore motivo per confermare lo stato di agitazione già proclamato e si riserva, qualora il Governo e il Parlamento non intervengano con modifiche nell’iter di conversione, di valutare tutte le possibili iniziative anche giurisdizionali a tutela del personale e della stessa qualità del servizio scolastico.
 
 
 
 
Annalisa Scalco, responsabile stampa e comunicazione Snals-Confsal
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