ANIEF: Graduatorie bonus incostituzionale anche a Trento

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ANIEF: Graduatorie bonus incostituzionale anche a Trento

Messaggiodi edscuola » 27 luglio 2011, 8:05

Graduatorie: il bonus di 40 punti è incostituzionale come l’inserimento in coda, anche a Trento

Nuova sentenza della corte costituzionale, la numero 242 del 25 luglio 2011, a firma del presidente Quaranta che conferma quanto scritto nella sentenza n. 41/2011, a firma del giudice Saulle recentemente scomparsa, sul diritto alla mobilità del personale docente della scuola e all’assunzione per merito nella pubblica amministrazione anche della provincia autonoma di Trento.
Ancora una volta grazie ai ricorsi promossi dall’Anief, due norme di legge sono state dichiarate incostituzionali, anche se emanate in nome della competenza esclusiva riservata dallo Stato alla provincia autonoma di Trento, perché nessuna barriera al trasferimento dei precari della scuola può essere posta in nome della continuità didattica, neanche sotto forma di un bonus aggiuntivo di punti 40 per ogni anno di servizio da supervalutare nella provincia di appartenenza (quella di Trento). Meno male che questo bonus, fortemente richiesto dal senatore Pittoni della Lega nord anche per le graduatorie ad esaurimento durante l’esame del recente decreto sviluppo, non sia stato introdotto pure nel territorio nazionale grazie all’opposizione decisiva di alcuni parlamentari (60 deputati di diverso colore politico che hanno appoggiato l’iniziativa dell’on. Russo) che hanno raccolto la denuncia dell’Anief sotto la sempre vigile attenzione del Presidente della Repubblica. Oggi avremmo un nuovo inutile contenzioso a rischio per le casse dello Stato, dopo quello vissuto sull’annosa vicenda del trasferimento a pettine, i cui contraccolpi risuoneranno ancora fino a quando tutti gli aventi diritto non saranno immessi in ruolo rispetto alle 18.000 immissioni in ruolo fatte nel biennio 2009-2011 da graduatorie non pettinate e alle voci di possibili retrodatazioni tra le nuove 30.000 immissioni in ruolo di docenti attualmente in fase di decisione da graduatorie parzialmente pettinate. Rimane l’amarezza per l’introduzione di una norma che blocca le procedure di mobilità per il personale neo-immesso in ruolo per il prossimo quinquennio, norma voluta per scoraggiare i trasferimenti dei precari all’atto dell’ultimo aggiornamento, e che alla luce delle considerazioni espresse circa la libera circolazione del personale nel territorio della Repubblica per l’Anief appare foriera di un nuovo contenzioso.
Oggi la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 92, comma 2-bis, della legge della Provincia autonoma di Trento 7 agosto 2006, n. 5 (Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino), come introdotto dall’articolo 53, comma 4, della legge provinciale 12 settembre 2008, n. 16 (Disposizioni per la formazione dell’assestamento del bilancio annuale 2008 e pluriennale 2008-2010 e per la formazione del bilancio annuale 2009 e pluriennale 2009-2011 della Provincia autonoma di Trento. Legge finanziaria provinciale 2009), e l’illegittimità costituzionale dell’articolo 67, comma 8, della legge della Provincia autonoma di Trento 28 dicembre 2009, n. 19 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2010 e pluriennale 2010-2012 della Provincia autonoma di Trento. Legge finanziaria provinciale 2010). Ancora una volta, l’Anief si dimostra fedele paladino dei principi costituzionali di cui il legislatore è chiamato sempre al rispetto nella gerarchia delle fonti normative. Ogni cittadino è uguale davanti alla legge che non può prevedere riserve indiane o ostacolare il diritto al lavoro e alla circolazione su tutto il territorio nazionale. Nei prossimi giorni, investiremo i giudici del lavoro con procedure anche d’urgenza al fine di costituire legittimi rapporti di lavoro anche a tempo indeterminato ai docenti aventi diritto, sempre dalla parte del diritto contro ogni sorta di interessi o consorterie privati o particolari seppur propagandate da politici o sindacalisti.
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Graduatorie: primo si al ricorso ex 700

Messaggiodi edscuola » 28 luglio 2011, 8:10

Graduatorie: primo si al ricorso ex 700 al giudice del lavoro per inserimenti a pettine

Con due provvedimenti d’urgenza, il giudice del lavoro di Bolzano ordina l’inserimento secondo i rispettivi punteggi di due docenti nelle graduatorie valide per l’a. s. 2011-2012. In corso, per i ricorrenti Anief, la procedura di valutazione degli aventi diritto alle immissioni in ruolo dalle graduatorie nazionali per il biennio 2009-2011.
Il giudice Puccetti su due ricorsi patrocinati dall’avv. Pinamonti dell’Anief ordina l’inserimento a pettine per l’a. s. 2011-2012 di due docenti che avevano chiesto di aggiornare il proprio punteggio nelle graduatorie di Bolzano dopo che avevano scelto nel 2009 proprio Bolzano tra le quattro province di coda, quando era stato presentato ricorso anche al Tribunale amministrativo. Il giudice del lavoro di Bolzano ha accolto la tesi del legale ritenendo illegittimo l’art. 1, c. 11 del D. M. 42/2009 laddove vietava l’inserimento in coda nella graduatoria di Bolzano tra le quattro province, e disapplicabile l’art. 12ter, c. 3 della legge provinciale n. 24/1996 che prevedeva l’inserimento in coda perché palesemente in contrasto degli art. 3, 16 c. 120 c. 1, 51 c.1, 97 della Costituzione dopo la sentenza n. 41/2011 della Consulta che ha dichiarato illegittime le code. Con rito abbreviato ha ritenuto il pregiudizio imminente ed irreparabile e ha condannato complessivamente la Provincia autonoma di Bolzano al pagamento di 2.100 euro delle spese legali.
L’ordinanza è la palese dimostrazione di come la tanto invocata giurisdizione del giudice del lavoro vantata da alcune OO. SS. non cambi il merito della questione che è stata ampiamente acclarata, grazie ai ricorsi promossi dall’Anief e giunti in corte costituzionale sia per le graduatorie nazionali che trentine: le code sono incostituzionali in tutto il Paese, pertanto, ogni inserimento in coda è illegittimo e ogni immissione in ruolo fatta da graduatorie non pettinate deve essere attribuita all’avente diritto, fatti salvi i contratti già stipulati per colpa dell’amministrazione.
Entro pochi giorni, saranno predisposti migliaia di ricorsi al giudice del lavoro anche con procedura d’urgenza in tutte le corti territoriali italiane perché sia fatta giustizia e siano costituiti dai giudici del lavoro rapporti di lavoro a tempo indeterminato per tutti quei ricorrenti che vantano una mancata immissione in ruolo o una mancata supplenza dalle graduatorie di coda come rideterminate dagli inserimenti a pettine spettanti, per il biennio 2009-2011: in palio, 18.000 nuove immissioni in ruolo oltre le 30.000 nuove previste, al netto di eventuali retrodatazioni giuridiche.
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