Precariato: Anief chiede la stabilizzazione nella legge comunitaria
108.000 posti sono vacanti e disponibili e subito assegnabili in ruolo. Richiesto anche l’inserimento dei docenti abilitati (a pieno titolo) e specializzandi (con riserva) nelle graduatorie ad esaurimento.
Dopo le condanne a risarcimenti milionari dei giorni scorsi emesse dai tribunali della Repubblica, peraltro confermate in appello (Perugia) anche quando è stata bloccata l’immissione in ruolo disposta dal giudice di primo grado, e dopo il balletto delle cifre sciorinate da alcuni sindacalisti in merito ai posti vacanti e disponibili (dalle 30.000 alle 65.000 unità), peraltro smentite dallo stesso ministro Gelmini che recentemente ha parlato di 110.000 supplenze annuali - forse convinta dei numeri che l’Anief ha estrapolato dal rapporto da Lei commissionato su La Scuola in Cifre (38.000 posti docente e 70.000 ata nell’a.s. 2009-2010) - considerati gli 8.000 ricorsi che la sola Anief ha predisposto (dato che ormai con il blocco degli scatti del personale di ruolo non vi è alcun risparmio dello Stato rispetto al personale precario) e che al personale ata in sede di conciliazione viene ormai esteso al 31 agosto il contratto al 30 giugno senza alcun risparmio per i mesi estivi al netto di ferie non godute e assegno di disoccupazione, Anief ritiene sia arrivato il momento di presentare e approvare una norma di legge per stabilizzare con urgenza il precariato e adeguare anche la scuola a quanto disposto dalla direttiva europea 1999/70/CE, inserendo un emendamento specifico al disegno di legge comunitario: o il DDL 2646 in discussione presso la I Commissione del Senato o il DDL 4059 in discussione presso la XIV Commissione della Camera.
Analogamente, per rispettare altre due direttive comunitarie (2005/36/CE e 2006/100/CE), Anief ritiene che sia necessario presentare un altro emendamento specifico per inserire i docenti abilitati in Italia come all’estero nelle graduatorie ad esaurimento, e per consentire l’inserimento con riserva dei docenti specializzandi in procinto di conseguite una laurea o un diploma abilitante presso le università italiane autorizzate (Scienze della Formazione primaria, Accademie e Conservatori).