BASTA CON GLI STECCATI TERRITORIALI: E’ ORA DELLA GRADUATORIA NAZIONALE.
Secondo indiscrezioni trapelate da Viale Trastevere, il DDG relativo all'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente sarebbe di prossima emanazione, si parla addirittura del 10 di aprile: prime bozze potrebbero circolare già dalla prossima settimana. Due ad oggi gli scenari possibili: 1) Il trasferimento a pettine in una sola provincia. In tal caso, ovviamente, qualora si decidesse di restare nella provincia di attuale inclusione, non ci si potrà trasferire altrove. 2) L’aggiornamento nella provincia di inclusione 2009 e la scelta di un’altra sola provincia tra tutte le province italiane, con inserimento a pettine con il punteggio maturato. Nonostante l'autorevole sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale l'inserimento in coda e affermato il diritto alla mobilità lavorativa su tutto il territorio nazionale, assistiamo, sconcertati, all'ennesimo tentativo di introdurre limitazioni territoriali al lavoro dei precari della scuola, riducendone sensibilmente la possibilità di una definitiva stabilizzazione. L'istituzione di una graduatoria ad esaurimento provinciale che limita la mobilità nazionale è un ossimoro; è contraria ad ogni logica. Bisogna smetterla di giocare sulla pelle dei colleghi, come hanno fatto, per anni, i sindacati e tutti i partiti, spesso con la complicità di alcune associazioni di precari. E' arrivato il momento di tener conto del merito, di applicare la Costituzione e di valutare, seriamente, la possibilità di istituire la graduatoria ad esaurimento nazionale, l'unico strumento in grado di garantire reali possibilità di stabilizzazione del rapporto di lavoro mediante la mobilità sull'intero territorio nazionale. Tra qualche giorno celebreremo il 150° anno dell'Unità di Italia e questo Paese non può essere il Paese della Torre degli Asinelli o di Campanile sera, questo è un Paese che ha scelto l’unità e la deve celebrare onorandola con la difesa del diritto al lavoro in tutte le province d’Italia, specie alla luce degli ulteriori tagli agli organici che si abbatteranno, come uno tsunami, sulle già falcidiate regioni meridionali, che non possono vantare, diversamente dalle aree centro settentrionali del paese sui flussi migratori degli stranieri che contribuiscono a mantenere più stabili gli organici. In ragione di tale fenomeno le possibilità lavorative sono senz'altro maggiori al Nord, ma per contro, con l'introduzione di steccati territoriali si impedisce la fruizione di un diritto soggettivo sancito dalla Costituzione ai colleghi precari in possesso di titoli e di una lunga esperienza di insegnamento a vantaggio di neolaureati inesperti. Crediamo che il merito vada premiato consentendo che tale esperienza si traduca, finalmente, in stabilità lavorativa laddove ce ne sia l'effettiva possibilità, al di là di barriere, steccati e credi politici. Sappiamo bene che stabilizzazione significa anche permanenza sul territorio. Per questo la nostra proposta prevede la rivisitazione dell'istituto della mobilità annuale, prevedendo che i neoimmessi in ruolo restino nella provincia scelta per almeno un quinquennio. I colleghi precari, inclusi da molti anni nelle graduatorie ex permanenti costituiscono un patrimonio da valorizzare e tutelare e la nostra proposta va proprio in tale direzione. Chiediamo, ancora una volta, che la nostra proposta sia presa in considerazione dalla politica come dal sindacato perché potrebbe davvero contribuire alla risoluzione, o, almeno, al contenimento di un fenomeno che va assumendo proporzioni imbarazzanti per la nostra Nazione. Concludiamo facendo presente che la nostra proposta è largamente condivisa e che moltissimi colleghi precari inoltreranno la seguente lettera raccomandata al ministro Gelmini.
All'attenzione del Ministro della Pubblica Istruzione Io sottoscritto/a _____________________ insegnante a tempo determinato nella provincia di _____________________ sono favorevole alla riapertura delle graduatorie provinciali del corpo docente per i motivi di seguito riportati: 1. Per il rispetto della recente sentenza della Suprema Corte (sentenza n. 41 del 09 febbraio 2011 sull’Illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 4/ter, del decreto legge 25/9/2009, n. 134, aggiunto dalla legge 24/11/2009, n. 167) che ribadisce uno dei cardini della nostra Carta Costituzionale, ovvero il diritto sacrosanto di ogni cittadino di circolare (e lavorare) liberamente su tutto il territorio della Nazione (art. 16 Cost.) con la trasformazione delle graduatorie ad esaurimento provinciali in un a Graduatoria Nazionale (GEN), secondo la proposta indicata dall'associazione Professione Insegnante e da me condivisa. Data……………………………. Firma………………………………….
Libero Tassella, responsabile nazionale di Professione Insegnante. Napoli,
14 marzo 2011