Gelmini: «Insegnanti pagati pochissimo perché sono troppi...

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Gelmini: «Insegnanti pagati pochissimo perché sono troppi...

Messaggiodi edscuola » 13 marzo 2011, 22:53

da Il Messaggero

Gelmini: «Insegnanti pagati pochissimo perché sono troppi, più del fabbisogno»

Il ministro: nessun attacco alla scuola pubblica, chi scende in piazza manda i figli alle private

ROMA - Il ministro Mariastella Gelmini, registrando la puntata di Che tempo che fa, in onda stasera su Raitre, ha detto che gli insegnanti in Italia sono troppi rispetto al bisogno in Italia. «Gli insegnanti sono pagati pochissimo - ha detto - perchè sono troppi, sono un quantitativo superiore al fabbisogno».

La Gelmini ha ricordato che chi insegna in una scuola superiore con 15 anni di anzianità in Italia prende circa 20 mila euro in meno di un collega tedesco. «Dobbiamo pagarli adeguatamente - ha sottolineato - ma se cresce il numero all'infinito sono proletarizzati». Secondo il ministro, che ha detto di non aver licenziato alcuno, i tagli sono stati fatti sugli sprechi. E proprio i tagli hanno permesso di liberare Fondi serviti per pagare gli scatti di anzianità.

Più bidelli che carabinieri. Fra i problemi secondo il ministro c'è anche il fatto che, nelle scuole italiane, ci sono circa 200 mila bidelli ma si spendono 600 milioni per le imprese di pulizie. «Ci sono più bidelli che carabinieri - ha detto - per avere le scuole sporche».

«Chi è sceso in piazza manda i figli alle private». La manifestazione di ieri in difesa della Costituzione e della scuola pubblica è «legittima ma su un presupposto sbagliato», secondo il ministro, che ha infatti ribadito che «da questo governo non c'è stato nessun attacco alla scuola pubblica. Molti di quelli che sono scesi in piazza in difesa della scuola pubblica mandano i figli a quella che loro chiamano scuola privata. Lo trovo un po' incongruente. Credo che separare la scuola statale e la scuola paritaria sia un errore. Dovrebbero tutti concorrere per migliorare la scuola pubblica, sia che si tratti di scuola statale, sia paritaria». Gelmini ha ribadito che nel suo intervento Silvio Berlusconi aveva parlato del «principio sacrosanto della libertà di scelta educativa, che è nella Costituzione».
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