"Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".
E' proprio vero, presidente Berlusconi!
Spesso gli insegnanti della scuola di Stato, e sempre col sostegno dei loro dirigenti, non sono a difendere principi poco nobili dei loro genitori: incitamento alla violenza, alla delinquenza, all' uccisione, all'illegalità, alla camorra, alla mafia, alla prostituzione, etc,
Mi scusi la domanda ingenua, signor Presidente: ma lei, se fosse insegnante (di scuola laica, cattolica, o di diplomificio) sosterrebbe qualsiasi principio dei genitori?
Gregorio Iannaccone
Presidente Nazionale ANDIS