PROFESSIONE INSEGNANTE: GRADUATORIA NAZIONALE

[edscuola]

NO ALL’EMENDAMENTO PITTONI, SI’ ALLA GRADUATORIA NAZIONALE

E’ scontro aperto fra Anief e il sindacato filogovernativo FGU ( ex Gilda degli Insegnanti) sulla questione dei ricorsi per l’inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento.
Dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione resa nota l’8 febbraio u.s., per cui la questione dell’inserimento a pettine è di competenza del giudice ordinario, resta valida l’ordina n. 41/11della Consulta che ha abrogato l’art 1. Comma 4-ter del d.l. n. 134/09 ravvisandone la palese violazione dell’art 3 della costituzione.
Una brutta figura per la FGU, sindacato filogovernativo, promotore di un controricorso oggi inutile, da sempre favorevole all’istituzione delle tre code della vergogna e per questo d’accordo con la Lega e con il governo di centro-destra.
Vogliamo ricordare a questi signori che l’Italia è una sola dal 1861 e che l’insegnante lucano, campano, calabrese, siciliano, pugliese, sardo, emiliano, piemontese, ha il diritto di lavorare in tutte le località del territorio nazionale.
A Treviso come a Cefalù.
Per questo, proponiamo l’istituzione di una Graduatoria ad esaurimento nazionale che consenta ai colleghi precari l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili nelle varie regioni italiane. Una proposta che mira alla soluzione dell’annoso problema del precariato docente e che consente di uscire dall’impasse degli steccati territoriali e delle code della vergogna
Pertanto chiediamo l’immediato e radicale ritiro dell’emendamento del senatore leghista Pittoni dal decreto Milleproroghe, come già avanzato dalla FLC CGIL, e la repentina istituzione della Graduatoria ad esaurimento nazionale.
15 febbraio 2011

Libero Tassella, responsabile nazionale di Professione Insegnante