da DIRE
Scuola. Emergenza educativa, il 27 vertice urgente Prodi-ministri
(DIRE) Roma, 21 dic. - Subito dopo la pausa natalizia, il 27 dicembre prossimo, il governo affronterà il problema dell'emergenza educativa in atto nel Paese con un incontro straordinario tra Prodi e i ministri coinvolti dal tema. A fronte dei dati Ocse-Pisa, che relegano l'Italia in coda a tutte le classifiche per quanto riguarda le conoscenze medie dei quindicenni in matematica, scienze e lettura, l'esecutivo, sollecitato dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, già negli scorsi giorni, ha deciso, dunque, di affrontare la questione, partendo da un vertice straordinario. Attorno al tavolo siederanno, insieme al premier, i ministri Fioroni (Pubblica istruzione), Mussi (Università), Padoa-Schioppa (Economia), Santagata (Attuazione del programma).
L'importanza di invertire il declino in atto è stata ribadita, stamattina, da Fioroni, sia durante il Consiglio dei ministri (dove il ddl sulla prostituzione è passato in secondo piano), che durante i festeggiamenti per il Natale nel suo dicastero. "Il problema di questa emergenza educativa - avverte il ministro - non attiene solo alla scuola, ma riguarda l'intero sistema Paese. Non possiamo continuare a non prendere consapevolezza del fatto che questi dati sono ormai una costante che va avanti da decenni. Dobbiamo capire che stiamo parlando di una situazione emergenziale che, come tale, va trattata".
Di qui la convocazione dell'incontro. "Ci dobbiamo muovere e affrontare questo nodo,- insiste- sono felice dello sforzo che si sta facendo per cambiare la legge elettorale, che risponde ad una'sigenza democratica, ma il futuro del Paese dipende anche dalla capacità di rimuovere la povertà di sapere e competenza dei nostri giovani. Perché, se si va sotto certi livelli, si mette in discussione il diritto di cittadinanza". Il ministro, negli ultimi tempi, ha spulciato tra le carte della scuola italiana e ha scoperto che già nel '73 una relazione del Cnr lamentava le scarse capacità di lettura dei testi antologici dei ragazzi.
Insomma, il declino delle competenze è in atto da tempo, ma nessuno, finora, ha messo mano con decisione al problema. "E' un errore - continua il ministro - pensare di interpretare i dati Ocse-Pisa come una carenza in una sola disciplina. A scuola i nostri ragazzi ci restano solo per quattro ore. Il resto del tempo sono altrove, speso davanti alla Tv da cui apprendono il mordi e fuggi, il pensiero frammentato". Per recuperare, dunque ed evitare "il declino del Paese", serve uno sforzo "collettivo di scuola, famiglia, mezzi di comunicazione. Insomma - chiude Fioroni - di tutto il sistema Paese".
(Ami/Dire)