ANIEF: Graduatorie nessun vuoto normativo

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ANIEF: Graduatorie nessun vuoto normativo

Messaggiodi edscuola » 11 febbraio 2011, 8:42

Graduatorie: nessun vuoto normativo. Ricorrenti subito a pettine.
Anief diffida il Miur da adottare provvedimenti illegittimi, che violano la Costituzione e la normativa vigente, con la complicità delle altre OO. SS. convocate per il 18 febbraio prossimo, dopo aver tratto in errore il Parlamento.
Ancora una volta, il Miur chiede soccorso e copertura alle altre organizzazioni sindacali (come aveva fatto tra il febbraio e il marzo 2009) per evitare di estendere, all’atto del prossimo aggiornamento, a tutti gli altri docenti precari i risultati raggiunti dai ricorrenti dell’Anief nella battaglia legale vinta per il biennio 2009-2011. E’ chiaro, infatti, che i più di 15.000 ricorrenti al Tar Lazio e al Presidente della Repubblica possono ora richiedere l’esecutività dei ricorsi pendenti in executivis.
E’ evidente, inoltre, che la normativa previgente, combinata con la legge 296/2006 prevede l’aggiornamento biennale delle graduatorie ex-permanenti e il diritto al cambio di provincia all’atto dell’aggiornamento, diritto negato dal Decreto n. 42/2009 voluto dal ministro Gelmini, cassato dai giudici amministrativi, ricoperto da norma auto-interpretativa per evitare il commissariamento, e ora nuovamente cassato dai giudici costituzionali.
Vogliamo ricordare ai dirigenti del Miur che già al tempo non troppo lontano del ministro Fioroni, nello scorso aggiornamento effettuato per il biennio 2007-2009, si è acconsentito a cambiare provincia, applicando la normativa vigente. E’ evidente, pertanto, come ricostruiscono i giudici della Consulta che non vi è alcun vuoto normativo e che dall’atto della loro costituzione le graduatorie del personale docente sono aggiornabili, anche in base ai nuovi titoli valutabili così da migliorare la posizione dei candidati ai fini di un possibile conferimento di incarico, nell’ottica della ricerca del maggior merito nell’accesso alla pubblica amministrazione.
Consigliamo prudenza e saggezza per non creare l’ennesimo pasticcio: basta soltanto applicare la normativa ed eseguire le decisioni dei giudici, forse, ripassare anche un poco quella Costituzione che si insegna con tanto amore nelle nostre scuole.
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Precariato: riaperti termini per stabilizzazione

Messaggiodi edscuola » 11 febbraio 2011, 8:42

Precariato: riaperti i termini per ottenere la stabilizzazione

Chi non ha un contratto in corso, potrà inviare la lettera interruttiva entro il 31 dicembre 2011 per richiedere la conversione del contratto da tempo determinato a indeterminato e dal 30 giugno al 31 agosto. Entro un mese saranno depositati i primi 8.000 ricorsi pervenuti.

L’emendamento 1.0.76 approvato nelle commissioni I e V riunite del Senato, al disegno di legge Mille proroghe, se confermato, all’atto della sua conversione in legge, a firma dei senatori Roilo, Nerozzi, Passoni, Ghedini recita quanto segue: “All’articolo 32 della legge 4 novembre 2010, n. 183, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente: ’’1-bis. In sede di prima applicazione, l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1 relative al termine di sessanta giorni per l’impugnazione del licenziamento è prorogata al 31 dicembre 2011.’’».

L’emendamento giunge dopo che, nei giorni scorsi, l’Anief aveva preannunciato la volontà di depositare ricorsi pilota al giudice del lavoro per sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma che imponeva una data perentoria (24 gennaio 2011) per l’invio delle lettere interruttive da parte dei lavoratori che non avevano più un contratto in corso, dopo aver chiarito, invece, la liceità dell’impugnazione dei suddetti contratti entro 60 giorni dalla loro cessazione da parte di chi ha un contratto in corso.

Nel frattempo, stanno per concludersi le operazioni di segreteria per la gestione della documentazione pervenuta da parte dei più di 8.000 ricorrenti precari che ci chiedono di essere stabilizzati, di poter percepire lo stipendio per i mesi di luglio e agosto e gli arretrati degli scatti di anzianità. Entro fine mese, riceveranno le nuovi istruzioni per recarsi nei legali del loro territorio così da depositare con tempestività i ricorsi al giudice del lavoro.
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