CUB: Valutazione docenti

[edscuola]

Torino, 10 febbraio 2011

Incontro MIUR-OO.SS. sul Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per definire i limiti e le modalità di applicazione, al personale docente ed educativo degli istituti e scuole del primo e secondo ciclo di istruzione, del sistema di misurazione, valutazione, trasparenza della performance previsti dal Decreto Brunetta

L’incontro si è svolto nel pomeriggio dell’8 febbraio. Com’è noto la bozza di decreto presentata dal MIUR dovrebbe servire a definire l’applicazione del decreto “Brunetta” (D. L.vo 150/2009) al personale docente della scuola e ai ricercatori degli Enti di Ricerca. Infatti il decreto Brunetta non si è fin qui applicato alla scuola proprio perché si aspettava questo specifico atto del Governo.
In effetti la bozza di DPCM conferma la suddivisione brunettiana in ottimi (25%), sufficienti (50%) e pessimi (25%), una tripartizione che riteniamo frutto di un modo, senz’altro autoritario ma soprattutto stupido, di intendere la valutazione; per convincersene basta pensare a cosa succederebbe se, prendendo esempio dall’ottimo ministro, lo applicassimo nelle nostre classi.
Poi, la bozza si concentra sul come valutare le performance dei docenti. Che pensano di fare? Boh! Nei fatti ci dicono che non lo sanno poiché il decreto rimanda ad un successivo protocollo, da adottare d'intesa con la Commissione nazionale di valutazione, nel quale stabilire ciò che avrebbero dovuto stabilire con questo dpcm, cioè:
• fasi, tempi e modalità,
• soggetti e responsabilità,
del processo di misurazione e valutazione della performance oltrechè le modalità di monitoraggio e verifica dell’andamento della performance.
Insomma, per il momento non si fa niente anche perché al MIUR non solo non sanno cosa fare ma, non avendo risorse finanziarie da destinare allo scopo, non hanno alcuna fretta. Tra l’altro, così facendo, tolgono anche qualche imbarazzo ai “sindacati complici”.
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Durante l'incontro il MIUR ha anche riferito sugli esiti della proposta “epocale” di valutazione dei docenti e delle scuole formulata a fine novembre 2010:
• al percorso di valutazione dei docenti hanno finora aderito circa 35 scuola (tra Milano, Piemonte, Napoli);
• al percorso di valutazione di scuola invece hanno aderito circa 40 istituti (Siracusa).
Si tratta di numeri ridicoli, così finalmente anche in viale Trastevere si accorgono che l’iniziativa di Gelmini e dei suoi sodali, lungi dall’inaugurare una nuova era, si è tradotta in un clamoroso flop; accogliamo con soddisfazione questa presa di coscienza ma registriamo, col disappunto che normalmente ci coglie di fronte a scolari particolarmente duri di comprendonio, che i solerti funzionari ministeriali, non paghi della figuraccia rimediata, hanno dichiarato di essere già al lavoro per un’ulteriore ipotesi di sperimentazione in corso di definizione.