ANIEF: Comunicato 21 dicembre 2007

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ANIEF: Comunicato 21 dicembre 2007

Messaggiodi edscuola » 21 dicembre 2007, 16:24

FINANZIARIA: L’ENNESIMA FIDUCIA PER TAGLIARE SULLA SCUOLA

Il Senato ha approvato nella giornata di ieri, in seconda lettura, il capitolo sulla Scuola del Disegno di Legge Finanziaria per il 2008, confermando i nuovi tagli alle classi, alle ore di sostegno, al bilancio relativo all’Istruzione.

Come da prassi consolidata, anche quest’anno si è ritenuto opportuno riformare il sistema di Formazione e Reclutamento e il sistema generale d’Istruzione, in sede d’approvazione della legge finanziaria, non per aumentare fondi e strutture ma per tagliare le poche risorse rimaste.

Attraverso la parola magica di «razionalizzazione» i tecnici del tesoro hanno raggiunto il loro obiettivo: colpire laddove l’organico di fatto è più consistente (sostegno) per operare nel prossimo triennio i 30.000 tagli previsti già l’anno scorso, ed eliminare quella sperimentazione che unita all’autonomia ha consentito scelte educative in altro modo inapplicabili se rigidamente legate agli attuali parametri di formazione classi.

Altro che emergenza educativa!

Il percorso per evitare quanto paventato sembrava in salita, grazie anche alle denunce presentate alla stampa e al contributo fornito dall’Associazione nelle diverse audizioni informali tenute in Parlamento. La VII Commissione del Senato aveva dato un parere favorevole con delle osservazioni precise, opportunamente trasformate in condizioni dalla VII Commissione della Camera che aveva approvato anche degli emendamenti specifici, purtroppo superati in V Commissione Bilancio.

Il Governo, infatti, nell’articolare le modifiche avvenute nel corso dei lavori parlamentari in tre maxi-emendamenti per esigenze di fiducia, ha ignorato le osservazioni e le condizioni poste dalle Commissioni referenti come gli emendamenti approvati da tutti i Parlamentari (maggioranza e opposizione), eccetto quell’unico comma 6 “su formazione e istruzione” deputato all’invenzione di nuovi concorsi (evviva il futuro!), ovviamente a costo zero per lo Stato.

Come si può ignorare per ragioni di bilancio il parere di Deputati e Senatori che siedono in specifiche Commissioni perché ritenuti competenti in materia, è solo un falso mistero italiano.

A questo punto, è meglio chiedere con fermezza fin da adesso di non pensare alla Scuola nella prossima Finanziaria, almeno si evitano nuovi ulteriori danni.

Se poi, il Parlamento così svilito, vuole riprendersi le Sue prerogative, non possiamo che consigliare fin dal nuovo anno di correggere nei prossimi Disegni di Legge o Decreti Legge calendarizzati quanto appena approvato, libero finalmente dal ricatto della fiducia e dell’esercizio provvisorio.

Napoli, 21 dicembre 2007
edscuola
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