ANCHE A MILANO, DOPO NAPOLI E TORINO, I DOCENTI BOCCIANO LA VALUTAZIONE PROPOSTA DALLA GELMINI
Assemblea territoriale del 24 gennaio 2011
Oggi, 24 gennaio 2010, nell’aula magna della SMS "Santa Caterina da Siena" di Via Monteverdi, si è svolta, nelle prime tre ore dell'orario scolastico, l’assemblea sindacale territoriale già programmata dalla Gilda degli Insegnanti di Milano, per focalizzare alcune delle attuali e scottanti problematiche del mondo della scuola, quali il recentissimo progetto sperimentale di valutazione dei docenti, le iniziative dei ricorsi legali a favore del personale precario da parte della Gilda di Milano e il blocco degli scatti di anzianità alla luce dell’ultimo decreto interministeriale Gelmini –Tremonti.
La partecipazione da parte dei docenti di Milano e provincia all’incontro sindacale è stata superiore ad ogni aspettativa: l’aula gremita ha confermato non solo l’importanza degli argomenti oggetto di analisi e dibattito dell’assemblea, ma anche l’interesse e la preoccupazione della categoria verso gli ultimi due provvedimenti governativi palesemente mistificatori, discriminanti e lesivi della dignità umana e professionale degli insegnanti italiani.
Momenti culminanti dell’assemblea sono stati quelli degli interventi dei relatori invitati: il prof. Gianluigi Dotti e il prof. Francesco Lovascio, entrambi del Centro Studi Gilda Nazionale, affiancati dall’avvocato Michele Borello, consulente legale e membro della Direzione provinciale della Gilda di Milano.
Dopo il saluto ai presenti e ai relatori da parte del Vice Coordinatore della Gilda di Milano, prof. Mario Balsamo, che, sottolineando la novità delle tematiche dell’incontro e la grave situazione in cui versa il sistema scolastico italiano a causa in primis della carenza di una politica di sicuri ed adeguati investimenti sulla formazione, ha rivolto un appello all’unità per la costituzione di un fronte solido di opposizione al piano gelminiano di valutazione dei docenti.
Aprendo poi il dibattito vero e proprio, l’avvocato Borello ha illustrato i vari ricorsi legali che la Gilda di Milano, già da tempo impegnata in simili battaglie e ancor prima delle altre organizzazioni sindacali, ha intrapreso e sta conducendo con ferma e lucida determinazione a favore della frangia più debole della classe docente, i precari appunto, per i quali si stanno portando avanti rivendicazioni giuridiche ed economiche di notevole entità, quali il passaggio di ruolo o il risarcimento danni per mancata immissione in ruolo, il riconoscimento della progressione di carriera, il recupero delle retribuzioni di luglio e agosto e della RPD (Retribuzione Professionale Docente).
Successivamente il prof. Dotti, supportato da concise ed esaurienti slides, si è cimentato egregiamente nella illustrazione di tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi del progetto sperimentale di valutazione dei docenti, facendolo conoscere anche nelle sue motivazioni genetiche, nelle sue fasi di elaborazione e nelle sue finalità generali. L’ intervento integrativo del prof. Lovascio ha poi saputo rilevare, attraverso la sua accattivante esemplificazione e la sua diretta comunicativa, le numerose e non trascurabili criticità di tale progetto, che in verità, nella sua stesura disarticolata e priva di completezza, sta facendo nascere troppe perplessità che agevolmente spingono ad un netto rifiuto dell’impianto di valutazione, che tutto dei docenti vorrebbe valutare tranne l’aspetto essenziale della loro professionalità: il momento della didattica operativa. E’ chiaro allora come la disapprovazione degli insegnanti non nasca da mero ed ozioso spirito di contraddizione né da immotivate fobie di giudizio del proprio lavoro.
Vari ovviamente i quesiti e le osservazioni dei docenti presenti, miranti a focalizzare aspetti specifici delle tematiche sviscerate; da tutti è scaturita la volontà di contrastare soprattutto, tra gli ultimi atti del governo verso la scuola pubblica, questo famigerato piano di valutazione, che sarà certamente sperimentale ma non storico, come il MIUR ha voluto contrabbandarlo demagogicamente.
UFFICIO STAMPA GILDA MILANO
Milano, 24 gennaio 2010.