SNADIS: Incorporazione in FLC-CGIL

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SNADIS: Incorporazione in FLC-CGIL

Messaggiodi edscuola » 19 dicembre 2010, 12:33

SNADIS
Sindacato Nazionale Dirigenti Scolastici

Cari Colleghi,
questa comunicazione sarà l’ultima che ricevete da me come Presidente dello Snadis.

Infatti nel Congresso Nazionale, che si è svolto il 2 e 3 Dicembre 2010, si è decisa l’ incorporazione dello Snadis in FLC-CGIL/area della Dirigenza Scolastica.
Le ragioni di questa scelta sono molteplici e già espresse nel documento congressuale (che si allega).
L’ intesa con FLC-CGIL, avviata 5 anni addietro, ha sempre prodotto positivi esiti a tutti i livelli :
1. Ha consentito allo Snadis la piena partecipazione ai tavoli contrattuali Nazionali e Regionali, con la certezza che i suggerimenti e le intuizioni degli appartenenti allo Snadis fossero tenute nella giusta considerazione e valorizzati all’ interno delle sedi contrattuali;
2. Sul piano delle relazioni interpersonali si è avuto modo di apprezzare la disponibilità al dialogo ed all’ interazione dialettica, che assicura un rapporto democratico e paritario;
3. Si è avuta l’ opportunità di fruire di una copertura assicurativa (Unipol) molto significativa e di un supporto legale presente quando necessario;
4. Infine, sono certa che insieme ai colleghi di FLC-CGIL saremo più forti nel portare avanti con successo quelle battaglie (equiparazione retributiva, valutazione dei DS, unicità ruolo, tutela Scuola Statale) che ci hanno visti protagonisti in positivo e che gli altri colleghi iscritti a CGIL condividono.

*****
Ritengo che nel l’attuale situazione sociale e politica il Sindacato, piuttosto che condurre battaglie sterili ed autoreferenziali su problemi legati alla capacità di “relazione interna” al mondo della scuola, che ne sottolineano il clima di diffidenza e sfiducia, acuendo la distanza tra i lavoratori del mondo dell’ istruzione, dovrebbe piuttosto compattarsi nella difesa e nella tutela di quei principi Costituzionali e quei diritti individuali che hanno rappresentato il fiore all’ occhiello della nostra cultura nazionale, attraverso il percorso di Istruzione Statale, e che oggi rischiano di soccombere dinnanzi ad un Governo che, pervicacemente, pone al centro della sua azione la progressiva “rottamazione” del sistema statale di Istruzione, Università e Ricerca, conducendo a modelli di stampo medievale, in cui solo a chi possiede le risorse economiche, è consentito istruirsi ed accedere alla fruizione e produzione della Cultura (vedi il grande proliferare di istituti modello CEPU, Università OnLine,Master a Pagamento).
Alla luce di quanto esposto credo che la CGIL nell’attuale momento storico stia mantenendo un atteggiamento di coerente difesa dei diritti dei lavoratori e del “diritto allo studio” (di derivazione Costituzionale); pertanto l’ incorporazione di Snadis in Cgil assume il valore di una “scelta di campo” coerente e trasparente.

18 DICEMBRE 2010

Cristina Cascio
edscuola
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DOCUMENTO PER IL DIBATTITO CONGRESSUALE

Messaggiodi edscuola » 19 dicembre 2010, 12:34

SNADIS
DOCUMENTO PER IL DIBATTITO CONGRESSUALE

Lo Snadis dal I° Congresso del Marzo 2003 al nuovo appuntamento congressuale di Dicembre 2010.
Al momento della nascita dello Snadis si è considerato importante dare vita ad un soggetto sindacale autonomo della Dirigenza Scolastica, che avesse la funzione di promuovere azioni a tutela dei DS, nel rispetto dei valori Costituzionali che stanno alla base della Scuola Statale.
Nel corso di questi anni non ci si è tirati indietro nell’affrontare una serie di confronti e nel promuovere iniziative che hanno prodotto esiti visibili e significativi per la nostra categoria (es. Valutazione DS – Unicità ruolo con abolizione dei settori formativi – eliminazione incarichi di presidenza).
Un ulteriore sviluppo si è avuto grazie all’ alleanza con FLC/CGIL, che ha consentito la partecipazione ai tavoli contrattuali, il confronto all’interno dell’esecutivo nazionale ed il pieno esercizio delle prerogative sindacali.
Il mutamento del quadro politico
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte mutamento del quadro politico. Elementi caratterizzanti di questo cambiamento possono essere considerati:
• La deriva federalista, che toglie alla scuola la sua funzione di collante nazionale;
• La “criminalizzazione” della Pubblica Amministrazione e dei suoi sipendenti, con la proliferazione di atti che mirano all’esercizio del controllo attraverso meccanismi rigidi che non corrispondono alla tradizione della RES PUBBLICA nazionale, attenta alle esigenze dei più deboli;

• La stimolazione di una competizione esasperata,attraverso meccanismi di controllo e punizione, incardinati in procedimenti disciplinari che rischiano di condurre ad una elevatissima conflittualità interna.
Le Riforme
Le cosiddette Riforme della Scuola, sia nel 1° che nel 2° ciclo, si sono rivelate meri ridimensionamenti delle risorse umane e finanziarie, senza fondarsi su considerazioni pedagogico-didattiche.
Ciò ha creato un forte disagio ed uno stato di precarietà continuo: il taglio indiscriminato di risorse umane e finanziarie (soprattutto nelle aree meno ricche del Paese) ha portato al sorgere di un diffuso malessere, che si è allargato alla sfera familiare e sociale.
Il Contesto Sociale
La crisi economica internazionale, presente a livello mondiale, ha coinvolto anche il nostro Paese. L’impressione è che essa sia stata funzionalmente utilizzata per operare il ridimensionamento dei diritti dei lavoratori, attraverso la progressiva precarizzazione del lavoro.
Infatti, la precarizzazione diffusa si trascina dietro un altro rilevante problema: il pieno esercizio delle tutele sindacali. I diritti dei lavoratori risultano indeboliti e quindi più soggetti alle scelte del potere centrale rispetto alle modalità e condizioni di lavoro. Ciò vale per il pubblico impiego ma anche per le aziende(ad es. FIAT Termini Imerese, Pomigliano D’Arco).
Il Ruolo del Sindacato
In tale contesto storico, politico e sociale,il sindacato ha perso la sua natura unitaria, e si presenta sempre più frammentato.
Sul piano della tutela degli interessi sociali e collettivi,esso ha finito per assumere due diverse connotazioni :


1. Piana ed acritica accettazione delle scelte del decisore politico/aziendale,con il risultato di attivare una contrattazione sempre più “al ribasso”, e con il solo risultato di certificare l’esistenza in vita di un sindacato al solo scopo di porre la firma di sottoscrizione aduna contrattazione qualunque, anche se assolutamente negativa per i lavoratori rappresentati ;
2. Contrasto e alternativa sociale che, in qualche caso ,riesce anche ad assumere valenza di contrasto politico, in virtù dei valori rappresentati. Derivano da ciò sia il rischio di un progressivo isolamento da parte delle forze politiche e delle altre forze sindacali, come anche l’investitura del ruolo di unica alternativa;
Considerazioni finali
L’esame degli aspetti presentati porta a prefigurare un futuro prossimo della scuola e della Dirigenza Scolastica ispirato ad una sorta di “traghettamento” dal modello di scuola statale, prefigurato dalla Costituzione, ad un sistema privatizzato, passando attraverso il meccanismo nebuloso delle Fondazioni (in tal senso basta dare uno sguardo alle proposte di Legge Aprea e Goisis ).
Tale modello scolastico appare ancora più pericoloso se posto dentro il quadro di un modello di federalismo fiscale precursore di perdita dell’identità nazionale e aumento del divario tra le varie zone della penisola.
Tutto ciò comporta una perdita di senso rispetto alla Mission originaria, affidata al Dirigente Scolastico, che aveva i propri riferimenti nei valori della nostra Costituzione, ed in modo particolare, sui due capisaldi della:
• Libertà d’insegnamento della scuola pubblica;
• Pari opportunità per tutti gli alunni.
Il ruolo dello Snadis
Il mutato scenario sociale, politico e sindacale pone l’esigenza di un’attenta verifica sull’opportunità del mantenimento di un organismo sindacale come lo Snadis o se, piuttosto, non siano maturati i tempi per una scelta ancora più decisa, in direzione dell’affermazione di quei principi posti a tutela della nostra democrazia, a salvaguardia della scuola pubblica e della Dirigenza Scolastica.
Diventa, pertanto, necessario che il Congresso risulti il luogo in cui riflettere sulle alternative praticabili, valutando anche l’ipotesi di una piena incorporazione dello Snadis all’interno del sindacato alleato.
Questa soluzione potrebbe, pur lasciando agli iscritti dello Snadis, come in passato, il pieno esercizio delle prerogative sindacali ai vari livelli rafforzare una posizione che oggi appare l’unica in grado di offrire sufficienti garanzie per il mantenimento delle tutele individuali e collettive della società italiana.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Cristina Cascio
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