MAESTRA SOSPESA PERCHÈ VIETA A UN ALUNNO DI DISEGNARE GESÙ

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MAESTRA SOSPESA PERCHÈ VIETA A UN ALUNNO DI DISEGNARE GESÙ

Messaggiodi edscuola » 16 dicembre 2007, 10:03

da IMGPress

AI CATTOLICI DELLA TOLLERANZA ZERO VORREI PACATAMENTE RICORDARE CHE GESÙ CI HA INVITATO A PERDONARE 70 VOLTE 7

MAESTRA SOSPESA PERCHÈ VIETA A UN ALUNNO DI DISEGNARE GESÙ BAMBINO


(16/12/2007) - Una maestra di disegno della IV C della Scuola elementare "Villani" di Firenze è stata sospesa dal direttore generale scolastico della Toscana, Cesare Angotti, perchè avrebbe vietato a un bambino di 9 anni di disegnare Gesù Bambino. Il bambino va a casa, racconta ai genitori l'accaduto e la madre chiede spiegazioni alla maestra la quale risponde inalberata che "il Natale non si può associare a Gesù Bambino e che per le insegnanti nella scuola c'è la regola che non bisogna trattare temi religiosi". Il papà scrive subito una lettera di protesta e di indignazione a IL GIORNALE che la pubblica regolarmente. Da qui ha inizio la triste vicenda che porterà alla sospensione dall'insegnamento della maestra e a una visita ispettiva. Il direttore generale scolastico della Toscana, Cesare Angotti, spiega le ragioni del provvedimento "adottato non perché ci sia stata una discriminazione o per connotazioni religiose, ma per il contrasto del comportamento della maestra con la funzione docente e con la finalità educativa della scuola, avendo limitato la creatività espressiva dell'alunno". "Ritengo - spiega Cesare Angotti - che la vicenda non abbia prospettazioni religiose. Si sta cercando di accertare perché non sia stato consentito di fare un disegno su Gesù. Ma il fatto di per sé è di particolare gravità perché si è limitata la creatività espressiva dell'alunno e questo è oltremodo negativo in quanto contrasta con la funzione docente e con quella educativa che è propria della scuola, inoltre va a incidere anche sul rapporto scuola famiglia. Questo episodio - aggiunge - come altri accaduti in più parti di Italia, paiono ispirati da un malinteso senso del principio di laicità dello Stato. Principio che di per sé non si discute, ma che però non deve tramutarsi in un generico laicismo. In particolare, negli ambienti educativi la presenza di simboli religiosi non ha significato discriminatorio, perché questi simboli sono riconosciuti come valori che rilevano civilmente". Fin qui Angotti che in sostanza asserisce di aver adottato la linea dura non per motivi religiosi, ma per motivi didattici. Ora la maestra è a casa, sospesa dall'insegnamento e in attesa di provvedimenti disciplinari da parte dei due Ispettori. Come cattolico (voglio stupire alcuni cattolici sepolcri imbiancati) sono vicino alla maestra. Certo, ha sbagliato. Tutti ne siamo consapevoli. Ma non intendiamo applicare la legge del taglione tipica dei fanatismi religiosi. Da qui a sospenderla ce ne corre, dottor Angotti! La maestra di disegno di Firenze non è una porno professoressa, non ha abusato sessualmente dei bambini, non compare nuda su internet la notte e la mattina la troviamo sulla cattedra, non è una maestra incapace di insegnare, non è una maestra che ha punito gli alunni tagliandogli la lingua o mettendo lo scoch sulla bocca (tutti episodi realmente accaduti nella scuola italiana). E' una maestra che sicuramente ha sbagliato, ma la sanzione erogata da Angotti è esagerata, è fuori luogo, è sproporzionata. Troppo zelo e troppa durezza dottor Angotti rispetto a una vicenda che si poteva chiudere con un richiamo scritto all'insegnante. Ma, evidentemente, Angotti vuole essere più realista del re. Sospende dall'incarico una maestra senza tenere conto delle ripercussioni che avrà il suo gesto. Non si rende conto che nella scuola sono altri i problemi. L'opinione pubblica potrebbe chiedersi se per caso, Cesare Angotti, con il suo provvedimento "speciale" sia alla ricerca di pubblicità, di fama e di gloria, o se deve restituire gratitudine a qualche potente di turno? Ipotesi che non vorremmo diventassero realtà. Ai cattolici della tolleranza zero vorrei pacatamente ricordare che Gesù ci ha invitato a perdonare 70 volte 7. Ma sui siti web cattolici presenti in Internet e su Avvenire non ho trovato una riga sul concetto di perdono: solo accanimento, solo livore, solo integralismo. Se fosse per loro questa maestra potrebbe essere tranquillamente buttata in mezzo alla strada. E poi costoro hanno il coraggio di citare il Vangelo! Ma se non conoscono la pietà, la misericordia e la carità come possono dirsi cattolici? Sono indignato per il fatto che una maestra sia barricata in casa, sola, disperata e depressa. Sono indignato per il provvedimento iniquo, ingiusto e durissimo preso dal direttore generale scolastico della Toscana Cesare Angotti. Il ministro cattolico Giuseppe Fioroni intervenga subito e rimuova Cesare Angotti dal suo incarico perchè ha dimostrato di non essere all'altezza del compito di direttore generale adottando misure drastiche che colpiscono la dignità della persona umana. Infatti, non è con l' intimidazione, non è con le misure speciali tipiche dei regimi forti, e non è con la paura e la violenza che si governa la scuola. Bisogna favorire il dialogo, la tolleranza, e il rispetto fra tutte le culture presenti in essa. Ma nella vicenda di Firenze vediamo solo un uomo che ha potere di vita e di morte sui docenti (Angotti) e un'insegnante trattata peggio di una mafiosa. Lo stesso padre del bambino, l'avvocato Walter Vecchi, si è detto dispiaciuto della piega che ha preso la vicenda auspicando che la maestra ritorni al suo posto. Noi consideriamo l'episodio da deprecare e da sanzionare. Siamo quindi per un richiamo scritto, ma la sospensione no. Non l'avete data ai maestri pedofili, non l'avete data alle porno professoresse, non l'avete data ai professori strani e pazzi, non si capisce perchè il direttore generale della Toscana, Cesare Angotti, debba essere inflessibile e fare il giustiziere della notte in una scuola elementare di Firenze nei confronti di una povera maestra di disegno.

Alberto Giannino
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