FLC CGIL Campania: DOCUMENTO SU RIFORMA UNIVERSITA'

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DOCUMENTO SULLA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’


La FLC Campania ribadisce la propria netta contrarietà al Disegno di Legge di riforma dell’Università (DdL Gelmini) attualmente in discussione alla Camera dei Deputati e che si inscrive in un più generale attacco ai sistemi pubblici dell'istruzione, della formazione e della ricerca.
In particolare, la legge che il governo vuol far approvare:
- lede in maniera irreversibile il principio costituzionale di autonomia degli Atenei, instaurando, di fatto, il commissariamento del Ministero dell’Università da parte del Ministero dell’Economia, cui sono assegnati poteri di verifica e controllo determinanti;
- impone una politica del costo zero e aggrava gli Atenei con dubbie politiche della qualità e della valutazione che ricadranno economicamente sui già magri fondi ordinari, gravando maggiormente sugli Atenei meridionali e su quelli presenti nelle aree più svantaggiate del paese;
- ridisegna la governance universitaria in maniera verticistica, aziendalistica e privatistica, limitando fortemente gli spazi della democrazia e del confronto interno senza garantire una adeguata rappresentanza alle parti diverse della comunità universitaria;
- elude il dettato costituzionale che prevede che: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”;
- fonda il diritto allo studio sullo strumento del prestito agevolato, preludendo ad un meccanismo perverso di indebitamento per i laureati socialmente e economicamente svantaggiati o meno fortunati;
- svuota di ogni concreto riferimento il principio del Livello Essenziale delle Prestazioni (LEP) per gli studenti;
- disattende la definizione dello stato giuridico dei ricercatori, senza riconoscere il lavoro essenziale svolto negli Atenei e prevedendo una quantità irrisoria di concorsi a Professore associato (1500 posti) per il triennio 2011-2013, senza copertura finanziaria e con meccanismi di valutazione del merito assolutamente vacui;
- mina ulteriormente la qualità della ricerca svolta dal sistema universitario e allunga oltremodo i tempi dell’accesso per i giovani all’Università introducendo due figure di contrattisti a tempo determinato, senza alcuna vera forma di tenure track, che, mentre sostituiscono la figura del ricercatore universitario, si aggiungono al gran numero esistente di forme contrattuali atipiche e di borse di studio. In tal modo precarizza ulteriormente il già precarissimo mondo della ricerca e della didattica universitaria;
- mette in contrapposizione i ricercatori in esaurimento e i ricercatori precari dividendo ulteriormente la comunità universitaria e preludendo all’espulsione della gran parte dei precari e allo svilimento professionale degli attuali ricercatori;
- non valorizza in alcun modo il Dottorato di ricerca cancellando, invece, ogni vincolo all'attivazione di dottorati senza borsa;
- inserisce un aleatorio e pericolosissimo contratto di apprendistato al fianco del dottorato di ricerca che è destinato a moltiplicare il ricorso al lavoro precario nei servizi e nell’amministrazione universitaria.
La FLC Cgil Campania:
• ribadisce con forza il pieno appoggio alle lotte dei ricercatori, dei professori, dei precari, degli studenti e chiede fermamente il ritiro del disegno di legge;
• impegna la segreteria regionale a proseguire tra i lavoratori l'informazione sulle politiche del governo e a continuare come sindacato, insieme con i movimenti e nei movimenti, l'opposizione al disegno di legge Gelmini e alle politiche del governo;
• auspica che i Rettori degli Atenei campani prendano pubblicamente posizione sulle gravi affermazioni del Presidente della Crui, Enrico Decleva, e sui recenti comunicati della Crui che chiedono la rapida approvazione del Disegno di Legge Gelmini.