di edscuola » 25 novembre 2010, 8:49
IV Convegno Internazionale
“La qualità dei servizi di istruzione e formazione. Italia/Francia: esperienze a confronto”
Parigi, 19 novembre 2010
Non sono andate deluse le attese dei circa 200 partecipanti al
Convegno internazionale di Parigi, organizzato dall’ANDIS in
collaborazione con il campus di formazione UTEC della Camera di
Commercio e Industria del dipartimento Seine et Marne.
La folta delegazione italiana, accompagnata dal Direttore Generale del
MIUR Luciano Chiappetta, dal Direttore del’INVALSI Dino Cristanini
e dal Prof. Maurizio Tiriticco, è stata accolta con tutte le formalità
previste dal protocollo.
A porgere il saluto di accoglienza si sono succeduti: Mr. Luc Millon
Vice-Presidente della Camera di Commercio, Mr. Claude Cressend
Sindaco di Emerainville (città dell’hinterland parigino in cui era
ubicato il campus), Mr. F. Bensaid - Direttore del Centro di
Formazione UTEC, Mr. Armào - Dirigente del settore Hotellerie –
Restauration - Tourisme di Emerainville.
Tutti hanno messo in evidenza l’importanza del ruolo che svolge la
Camera di Commercio e Industria del distretto Seine et Marne nella
formazione tecnico-professionale: 370.000 i giovani iscritti ai diversi
corsi dell’UTEC (commercio, management, informatica, nuove
tecnologie, turismo, ristorazione, ecc.), altissimo il tasso di riuscita
agli esami (82%), alta spendibilità del diploma (8 giovani su 10
trovano lavoro nelle imprese nei primi sei mesi successivi al
conseguimento della licenza).
Il saluto della delegazione italiana è stato portato dal Presidente
dell’ANDIS Gregorio Iannaccone, particolarmente applaudito nel
passaggio in cui formula l’augurio che “questa occasione di
collaborazione con l’UTEC possa contribuire a rafforzare le già buone
relazioni tra Italia e Francia, e ad aggiungere una bella pagina alle tante
scritte bene nel corso della storia dell’umanità”.
La presentazione dei lavori è stata curata dall’organizzatore del
seminario Vincenzo Petrosino, Responsabile della Convegnistica
ANDIS.
La prima sessione, coordinata dal Vice-Presidente ANDIS Michele
Giammatteo, ha affrontato la tematica “Le strategie dei Ministeri
dell’Istruzione in ordine alla qualità”. Per l’Italia ha preso la parola il
Dott. Luciano Chiappetta, che in apertura ha voluto apprezzare
l’efficacia del ruolo svolto nel campo della formazione dalle Camere di
Commercio francesi. In Italia – ha osservato tra l’altro il Direttore
generale – il sistema dell’istruzione professionale non ha visto
partecipare ancora tutti i soggetti in campo, … siamo legati ad una
vecchia concezione dello Stato quale unico soggetto che eroga istruzione,
…ancora tiene banco la diatriba tra formazione professionale e
istruzione professionale.
A seguire, l’intervento del padrone di casa Mr. Jean Claude Armào, che
si è soffermato soprattutto sul sistema francese di certificazione delle
competenze e sui progetti messi in campo dal Ministero
dell’Educazione Nazionale per il miglioramento dell’alternanza, per
l’integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri, per
l’innalzamento della qualità dei servizi di formazione e istruzione, per
l’aggiornamento degli insegnanti.
Particolarmente interessante la relazione di Mr. Jean Claude Suc,
Ispettore centrale del Ministero dell’Educazione, che ha illustrato il
sistema francese di certificazione delle competenze attraverso il
metodo dei referenziali, che descrivono i compiti, le capacità, le
conoscenze associate, i saper fare richiesti nei diversi settori
dell’industria, del commercio o dei servizi pubblici.
La seconda sessione, presieduta da Aldo Tropea, Presidente del
Consiglio Nazionale dell’ANDIS, ha affrontato la tematica: “Valutazione
e sviluppo della qualità degli apprendimenti e certificazione delle
competenze alla luce delle Raccomandazioni europee” .
Molto efficace l’intervento dell’Ispettore Dino Cristanini, Direttore
dell’INVALSI, che ha illustrato le finalità e le metodologie delle indagini
del Servizio Nazionale di Valutazione che dovrebbero interessare da
quest’anno anche il biennio delle superiori. L’Istituto Nazionale di
Valutazione – ha sostenuto Cristanini – non ha solo il compito di fornire
ai decisori politici dati sugli apprendimenti degli alunni, ma anche quello
di segnalare il valore aggiunto delle scuole (che si ottiene depurando i
risultati di apprendimento dai dati di contesto). Sulla certificazione delle
competenze – ha aggiunto l’ispettore – c’è ancora molto cammino da
fare, perché in Italia non abbiamo un quadro di riferimento (eccetto
quello europeo delle lingue) e abbiamo bisogno di dotarci di un ricco
repertorio di strumenti, capaci di rilevare le competenze (intese come
capacità, stabili nel tempo, che un soggetto dimostra di possedere nell’
agire efficacemente rispetto ad una classe di problemi).
Molte le questioni poste a Chiappetta e Cristanini nel dibattito che ne è
seguito: lo scarso investimento sulla formazione dei docenti, il blocco
dei concorsi a dirigente tecnico e a dirigente scolastico, la mancata
formazione dei docenti da utilizzare per l’insegnamento dell’inglese
nella scuola primaria, la mancata sensibilizzazione delle scuole
sull’utilità delle indagini INVALSI, la confusione indotta dal Ministro tra
merito/qualità e selezione/bocciature, la forte disequità sociale della
scuola italiana rilevabile anche dai dati INVALSI, l’insufficienza delle
misure di accompagnamento per il passaggio al nuovo ordinamento
delle superiori, la difficoltà a reperire esperti per la formazione dei
docenti sulla didattica per competenze.
Nel pomeriggio i convegnisti sono stati accompagnati in visita a otto
scuole del territorio (materne, elementari, medie, licei).
La seconda giornata del seminario, coordinata dalla Vice-Presidente
ANDIS Renata Rossi, ha affrontato il tema dell’Integrazione degli
stranieri nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro.
Per la Francia è intervenuto Mr. Francis Delarue, direttore del
dipartimento Ville-Ecol-Integration del C.N.D.P. (Centro Nazionale di
Documentazione pedagogica), il quale ha presentato la lunga
esperienza del suo centro nel campo della formazione degli insegnanti
da destinare all’ integrazione dei ragazzi stranieri, che passa attraverso
l’apprendimento della lingua francese, la scolarizzazione e la
formazione professionale.
L’ultima relazione è stata svolta, in perfetta lingua francese,
dall’ispettore Maurizio Tiriticco, il quale ha presentato agli ospiti
d’Oltralpe il sistema scolastico italiano così come modificato dalla
riforma del Titolo V della Costituzione, spiegando alcune questioni di
fondo quali la personalizzazione dell’insegnamento, l’obbligo di
istruzione, il diritto al successo formativo, l’istruzione professionale, la
formazione professionale regionale, i diritti costituzionali del cittadino
straniero.
Mr. Delarue ha dovuto rispondere alle moltissime domande che gli
sono state rivolte nel corso del dibattito. Al termine, i saluti ed i
ringraziamenti del Presidente Iannaccone e di Enzo Petrosino, che non
hanno mancato di esprimere agli ospiti francesi i più sinceri
apprezzamenti per la qualità dell’accoglienza e la significatività delle
esperienze presentate. Dopo il pranzo, i convegnisti italiani sono stati
invitati a visitare le cucine dell’Istituto e poi il centro Place des
métiers utilizzato dall’UTEC per orientare i giovani delle scuole medie
(collège) e delle superiori (licèens) nella scelta di un settore di
specializzazione.
(Sintesi a cura di Paolino Marotta)