UNICOBAS: QUALCHE RIFLESSIONE SULLO SCIOPERO

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UNICOBAS: QUALCHE RIFLESSIONE SULLO SCIOPERO

Messaggiodi edscuola » 13 ottobre 2010, 8:18

QUALCHE RIFLESSIONE SULLO SCIOPERO DELL’8 OTTOBRE

Lo sciopero dell’8 Ottobre ha avuto secondo l’Unicobas un risultato per nulla marginale. Secondo quanto da noi rilevato, sul piano nazionale l’adesione è stata pari al 20%. Il 20% di una categoria di circa un milione di addetti fra docenti ed ATA (precari compresi) integra una cifra assai rilevante: 200.000 lavoratori in sciopero.
In un comparto nel quale l’adesione media agli scioperi non raggiunge mai livelli alti, si tratta di un vero e proprio successo. Basti pensare che contro il concorsone di Berlinguer (uno sciopero “epico” che costrinse il ministro alle dimissioni), su base nazionale s’astenne dal lavoro il 35%.
Non volendo essere accusati di fare demagogia, teniamo però in conto anche il dato stimato dal Ministero (da sempre strutturalmente “deficitario”). Il MIUR, il giorno dello sciopero, nonostante una ben scarsa rilevazione, ha dichiarato un 5% di scioperanti, mentre alla data odierna dichiara il 6,21% sull’84,4% delle scuole rilevate, per un totale di 49.888 lavoratori in sciopero. Aggiungendo il numero derivante dalla stessa percentuale media di scioperanti, basandosi sul 16% di rilevazione mancante si tratterebbe comunque di circa 60.000 lavoratori.
Il MIUR non ha operato una rilevazione differenziata fra sciopero orario CGIL e sciopero dell’intera giornata dell’UNIcobas (e di altre due sigle minori quali l’USI e la CUB), ma a noi risulta prevalere nettamente lo sciopero dell’intera giornata: in sostanza, chi ha scioperato ha preferito uno sciopero “vero”, quello che gli ha consentito di partecipare con gli studenti alle 90 manifestazioni fatte in tutta Italia.
Ricordiamo in proposito alcuni episodi eclatanti, come quello relativo al “Pasteur” di Roma, chiuso (ne hanno dato notizia il “Corriere della sera” e persino “Il Tempo”) con riconsegna simbolica delle chiavi al Governo. O quello di una scuola Primaria di Borgo a Mozzano (Lucca), ove è stato sollevato un indegno polverone enfatizzato anche dalla filo-governativa pubblicazione “Tuttoscuola”. Qui un alunno di 10 anni, trovando la scuola chiusa per sciopero, s’è avviato a casa. Dicono che ha “percorso da solo alcuni chilometri attraversando anche un passaggio a livello”. Poi sarebbe stato visto da un conoscente che lo ha riaccompagnato dove vive. I genitori avrebbero sporto denuncia. Ma contro chi? Contro se stessi? Perché è evidente che si tratta di un fatto estremamente grave, dove però non possono identificarsi responsabilità in capo alla scuola. Semmai potrebbe trattarsi di abbandono di minore, visto che un alunno di quella età dovrebbe prima di tutto essere sempre accompagnato a scuola dai genitori e mai mandato da solo. Gli estremi per una denuncia forse ci sarebbero, quindi, ma semmai per abbandono di minore!
“Tuttoscuola” si chiede “cosa ne pensa la Commissione di garanzia (legge 146/1990), visto che le attività della scuola rientrano tra i servizi essenziali tutelati dalla legge per garantire diritti costituzionalmente protetti (quelli degli alunni dell’istruzione)”. Noi ci chiediamo invece cosa ne penserà la magistratura ed anche come mai i genitori del bambino in questione non sapessero che era previsto uno sciopero, dal momento che proprio la legge citata impone al Ministero, alle Direzioni Scolastiche Regionali e Provinciali, nonché al Dirigente della scuola, avvertire l’utenza. La stessa legge che, per lo stesso motivo, obbliga le testate televisive e giornalistiche che ricevono finanziamenti pubblici – la maggior parte delle quali ha fatto orecchie da mercante, cominciando dalla RAI, la cui direzione se n’è sbattuta persino del preciso intervento fatto in Commissione di Vigilanza dal Senatore Pardi – a dare comunque notizia preventiva di qualsiasi sciopero. Ma “Tuttoscuola”, rivista altamente “specializzata”, le norme evidentemente non le conosce... o preferisce sparare contro chi s’oppone alla “riforma” Gelmini.

Nello specifico forniamo alcuni dati di provenienza ministeriale da noi scelti in modo equanime:

LIVORNO rilevato 87,5% delle scuole 22,6% di scioperanti pari a 954 lavoratori
BOLOGNA 82,3% 10,6% 1060
FIRENZE 86,9% 9,5% 1262
MILANO 90% 9,1% 4577
ROMA 72% (rilevazione scarsa) 7,3% 3260 (2784 docenti: 7,9% – 477 ATA: 5,4% – 6 dirigenti: 1,4%)
CATANIA 94% 6,6% 1366
PESARO 91% 5% 312
NAPOLI 66% (rilevazione scarsa) 2,6% 1055

Stefano d’Errico (Segretario nazionale)
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