UIL Scuola Lombardia: Avvio nuovo anno scolastico

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UIL Scuola Lombardia: Avvio nuovo anno scolastico

Messaggiodi edscuola » 5 settembre 2010, 11:09

L’avvio del nuovo scolastico sarà tutto in salita
Milano, 03 settembre 2010
(Carlo Giuffrè – Segretario UIL Scuola Lombardia)

L’avvio dell’anno scolastico 2010/2011 si presenta ancora una volta difficoltoso nonostante le dichiarazioni del Direttore Scolastico regionale Colosio “in Lombardia il nuovo anno scolastico parte con tutto il personale”.
La UIL Scuola Lombardia ritiene che “con tutto il personale” sia discutibile in quanto si generalizza se non si prendono in seria considerazione le richieste del personale precario che quest’anno non otterrà un nuovo incarico.
Le operazioni per la copertura dei posti vacanti dei docenti nelle scuole della Lombardia in quasi tutte le province sono state avviate da giorni e stanno continuando ma molti di coloro che avevano avuto un contratto annuale l’anno precedente non l’otterranno a causa dei forti tagli in particolare alle superiori.
Sul fronte del personale ATA la situazione si presenta altrettanto disastrosa in diverse province: a Milano la graduatoria di prima fascia dei Collaboratori scolastici consistente in 3460 aspiranti che l’anno scorso avevano ottenuto una nomina annuale, quest’anno non sarà esaurita essendoci una disponibilità di 2730 posti (730 potrebbero rimanere fuori).
I pesanti tagli agli organici della scuola previsti dalla Legge 133/08 impoveriscono e relegano i precari ad oggetti usa e getta.
La protesta dei precari che aspettano da anni la stabilizzazione e che invece si vedono espulsi è in crescendo; come sindacato UIL Scuola riteniamo vadano sostenute tutte le azioni che possano tutelare questa categoria di lavoratori ricercando tutte le soluzioni per salvaguardare i loro diritti e quelli dell’utenza scolastica che viene impoverita di risorse.
I numeri in Lombardia: a fronte di un aumento di popolazione scolastica di oltre 20.000 alunni, 1743 posti in meno di personale ATA – 407 docenti in meno nella primaria, 826 nella scuola media di 1° grado, 1689 nella scuola di 2° grado, per un totale di 4665 posti in meno rispetto al 2009/10.
Con questi tagli il funzionamento dei servizi e la qualità degli interventi educativi e della didattica nelle scuole delle province lombarde sono messi a dura prova: a Lecco si prevedono complessivamente 150 fra docenti e Ata che non avranno possibilità di riottenere un contratto annuale così come a Varese; a Pavia non otterranno il contratto decine di docenti delle superiori; a Lodi circa 200 tra docenti e ATA, 30 docenti e 50 ATA a Mantova, situazioni simili per Brescia, Como, Bergamo e Sondrio.
La stabilità degli organici e dei posti di lavoro per le migliaia di docenti e ATA che in questi anni hanno contribuito col loro impegno a far funzionare la scuola, va ricercata con una politica scolastica seria.
La UIL Scuola sostiene che la via della stabilità passa attraverso la proposta da tempo avanzata di contratti pluriennali sino alla stabilizzazione, che consentirebbero continuità nella didattica e nei servizi e permetterebbero di superare definitivamente l’attuale modello che ripropone ogni anno il disastroso carosello di docenti e ATA costretti a code di attesa interminabili per riscegliere la sede, cambiare scuola, ricominciare tutto daccapo.
La UIL Scuola è a fianco dei precari e sta promuovendo iniziative nei vari territori.
Il D.M. 68/2010 “Salvaprecari” aiuterà anche quest’anno centinaia di persone ma non basta. Occorre riaprire il Tavolo con la regione Lombardia per un nuovo “Patto territoriale” che permetta di lavorare ed avere una retribuzione alle migliaia di precari che quest’anno non troveranno collocazione.
L’assessore all’Istruzione della regione Lombardia, sollecitato nei giorni scorsi dalla UIL, ha dichiarato il suo interesse a verificare i bisogni dei precari e ad aprire un tavolo di trattativa con le OO.SS.
Nel corso dell’anno scolastico precedente, a seguito della nostra azione di pressione e di sensibilizzazione, l’Assessore si era adoperato raggiungendo un accordo col MIUR a seguito del quale avevamo ottenuto la sottoscrizione del patto territoriale che, col finanziamento regionale, aveva permesso a circa 1200 precari di lavorare sui progetti che le scuole avevano messo in campo, utili al miglioramento dell’offerta formativa e dei servizi.
La risoluzione dei problemi dei precari certo non passa attraverso un nuovo patto territoriale con la regione, ma è sicuramente una via da percorrere per dare una temporanea dignitosa collocazione a tanti professionisti precari della scuola che rimarrebbero disoccupati.

Tanti docenti precari, in aggiunta a quelli dell’anno precedente, non otterranno la nomina annuale e, nonostante la “promessa” della reiterazione del “Decreto salva precari”, la UIL Scuola Lombardia ritiene che la salvaguardia debba essere quella della loro stabilizzazione, introducendo la proposta dei contratti pluriennali per coloro che, attualmente supplenti annuali, hanno prestato servizio con incarico annuale o temporaneo sino al 30 giugno, da almeno 3 anni.
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