Fioroni taglia fondi alla scuola facendo finta di aumentarli

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Fioroni taglia fondi alla scuola facendo finta di aumentarli

Messaggiodi edscuola » 9 ottobre 2007, 7:44

da ilGiornale.it

Fioroni taglia i fondi alla scuola facendo finta di aumentarli
di Redazione

Le polemiche sorte a seguito della decisione del governo di impugnare la legge regionale sul Sistema educativo della Lombardia chiedono di fare chiarezza in relazione alle dichiarazioni fatte da Giuseppe Fioroni all’ultimo Meeting di Rimini. Il ministro della Pubblica istruzione ha rivendicato il merito di aver ripristinato i 500 milioni di euro per il sistema paritario che nel 2005 erano stati decurtati di 167 milioni. Egli inoltre ha affermato che per la prima volta verrà finanziata la scuola paritaria superiore per il suo ruolo di servizio pubblico e non per progetti o per il diritto allo studio. Tali affermazioni sono distorsioni mediatiche di provvedimenti di tutt’altro tenore presenti nella Finanziaria 2006 che hanno infatti visto la ferma opposizione delle scuole paritarie e delle relative associazioni di genitori. Analizzando i dati viene a galla una verità scomoda, secondo cui Fioroni ha ridotto il finanziamento alle scuole paritarie. Dopo l’introduzione della parità giuridica (ma non economica) fra scuole statali e paritarie introdotta dalla legge 62/2000, ogni anno in legge finanziaria sono state assegnate risorse al sistema paritario.

La Finanziaria del 2006 in realtà non ha ridotto il finanziamento per l’esercizio corrente (2006), ma nelle previsioni per l’anno successivo (2007), portandolo a 379 milioni. È quindi pur vero che la finanziaria 2007, al comma 635, ha aggiunto 100 milioni a quanto già stanziato, ma la cifra complessivamente stanziata risulta ben inferiore a quanto assegnato annualmente dal governo Berlusconi. In ultima analisi risulta perciò che la finanziaria 2007 non ha aumentato il finanziamento al sistema paritario, bensì lo ha diminuito del 10%, pari a 53 milioni di euro.

In secondo luogo Fioroni ha eliminato il sostegno economico alle famiglie con figli iscritti a scuole paritarie. La finanziaria 2003 aveva riconosciuto ai genitori delle scuole paritarie il diritto ad un sostegno economico in ragione delle spese sostenute per la frequenza di scuole paritarie, finanziato fino al 2006: 30 milioni di euro nell’anno scolastico 2003/2004, 50 milioni nel 2004/2005, 30 nel 2005/2006. Nonostante le richieste delle associazioni genitori, nella finanziaria 2007 il contributo non è stato rifinanziato.
Rimanendo in tema di scuole paritarie, va ricordato come Fioroni abbia deciso di finanziare la scuola paritaria superiore in subordine e solo per l’obbligo di istruzione. Il comma 636 della finanziaria prevede che i 479 milioni stanziati nella finanziaria 2007 per il sistema paritario siano assegnati in ordine di priorità alle scuole dell'infanzia in subordine alle scuole primarie e infine alle scuole superiori; per altro, come chiarito nel D.M. del 21.5.2007, solo i primi due anni delle scuole superiori - di assolvimento dell’obbligo di istruzione - possono eventualmente accedere al finanziamento. Tradizionalmente le scuole dell’infanzia assorbono il 90% delle risorse complessive poiché assolvono una oggettiva funzione di supplenza dello Stato che non riuscirebbe ad assicurare il servizio. È da concludere che il ministro ha innalzato l’obbligo di due anni (fino a 16 anni di età) e, invece di aumentarlo, ha ridotto il finanziamento al sistema paritario.

Da ultimo, la politica del governo Prodi è fatta di tagli indiscriminati a tutto il sistema scolastico. Sarebbe d’altronde difficile per il ministro aumentare il finanziamento al sistema paritario poiché il bilancio del suo ministero è oggetto di pesanti tagli. La finanziaria 2007 è chiara sui risparmi richiesti: 448,20 milioni nel 2007, 1.324,50 milioni nel 2008, 1.402,20 milioni nel 2009, per un totale di 3.174,9 milioni di euro. È prevista inoltre una clausola di salvaguardia: eventuali risparmi mancati comporteranno la riduzione del bilancio del ministero.

*Vicepresidente del Parlamento europeo
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