Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori della scuola di Palermo che hanno intrapreso lo sciopero della fame per protestare contro la perdita del proprio lavoro.
Gli effetti dei devastanti tagli alla scuola pubblica incominciano purtroppo a venire alla luce in tutta la loro drammaticità. E non a caso a partire dalla Sicilia. In due anni di riforma Gelmini questa regione è stata privata di 10.000 posti di lavoro e altri 15.000 saranno persi nei prossimi tre anni. Una vera ecatombe che farà sprofondare nella disperazione e nella povertà intere famiglie. Le possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro in una regione che offre pochissime opportunità sono infatti pressocchè inesistenti.
E' ormai chiaro agli occhi di tutti che i precari sono le vittime sacrificali designate da questo malgoverno. Sono pura e semplice carne da macello e niente più.
La gravissima situazione dei lavoratori siciliani non è tuttavia un caso isolato perchè non c'è provincia italiana che sia stata risparmiata dalle forbici della riforma Gelmini.
Solo in quella di Ravenna, nonostante il consistente aumento di studenti, i posti di lavoro persi negli ultimi due anni sono circa 300.
Nel frattempo le nomine in ruolo vengono fatte col contagocce. Da almeno due anni non vengono nominati insegnanti di sostegno dalla graduatoria ad esaurimento AD02 alle superiori. Ciò significa che i pochi sopravvissuti ai tagli saranno destinati al precariato a vita: un altro dei deleteri effetti collaterali della riforma che i sorridenti proclami televisivi dei vari ministri hanno volutamente celato.
Con queste premesse, dopo che l'anno scorso abbiamo manifestato il nostro dissenso nel silenzio e nell'indifferenza (forse voluta?) dei media, gridiamo tutta la nostra rabbia e dichiriamo pubblicamente che quest'anno siamo disposti anche ad azioni eclatanti. Adesso basta! La nostra pazienza si è esaurita. In un paese veramente civile i responsabili di questo scempio avrebbero chiesto scusa e si sarebbero già dimessi.
Ai lavoratori della scuola pubblica siciliana in sciopero della fame rinnoviamo la nostra piena solidarietà, ma li invitiamo ad interrompere la loro protesta e a non mettere a rischio la propria vita. Lo facciamo perchè siamo certi che non saranno lasciati soli! In molte città ci stiamo già organizzando. Anche a Ravenna siamo pronti a scendere nuovamente in piazza fino al ritiro completo dei tagli. Il primo appuntamento è per il 26 Agosto davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale di via Sant'Agata 22.
Con affetto
Coordinamento Precari Scuola Ravenna