SCUOLA: FIORONI, POSSIAMO RISALIRE CLASSIFICA DELL’OCSE

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SCUOLA: FIORONI, POSSIAMO RISALIRE CLASSIFICA DELL’OCSE

(AGI) - Roma, 4 dic. - E’ preoccupato Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica Istruzione: la classifica stilata dall’Ocse vede l’Italia scivolare dal 33mo al 36mo posto nel campo dell’istruzione. Fioroni parla a “Panorama del giorno” di Maurizio Belpietro, su Canale5, e spiega che “abbiamo introdotto non delle nuove riforme, delle quali la scuola non ha bisogno, ma un ritorno ad alcuni elementi di buonsenso”.
“In dieci anni - aggiunge - abbiamo diplomato 8 milioni e ottocentomila studenti con lacune gravi e gravissime con questo sistema dei debiti non recuperabili. Aver ripristinato il recupero entro settembre e chi non li recupera deve ripetere l’anno credo che sia un segnale di voler ritornare ad una scuola seria, requisito essenziale per farla essere di qualita’. Per risalire la classifica alla scuola italiana serve un percorso che non sara’ frutto di una bacchetta magica ma e’ necessario un ritorno di serieta’ che in alcuni anni, come spero, riesca ad invertire la tendenza, come registriamo per esempio nelle scuole elementari dove sono stati realizzati una serie di interventi necessari”.
Per Fioroni, in ogni caso, “anche l’italia ha invertito la tendenza e sono fiducioso che avremo dati che lo confermeranno”. “Facciamo un esempio banale ma senza dubbio indicativo - dice -: l’attenzione posta nell’ultimo anno sulle materie scientifiche, sulla necessita’ di potenziare l’insegnamento della matematica e delle scienze, ha portato al raddoppio delle iscrizioni alle facolta’ scientifiche. E questo perche’ e’ un progetto condiviso da famiglie, scuola, docenti e dirigenti. Si e’ tornati ad avere interesse per queste materie, un interesse che i nostri ragazzi avevano perso. Un altro strumento e’ aver introdotto l’obbligo d’istruzione anche con il potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche ritenute astratte e non utili per la vita ma legate necessariamente ai bisogni e alla quotidianita’ dei nostri ragazzi”.