ANIEF contro l'apertura del 1 ottobre

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ANIEF contro l'apertura del 1 ottobre

Messaggiodi edscuola » 27 maggio 2010, 8:07

Scuola: ANIEF contro l’apertura del 1 ottobre

Impensabile chiudere le scuole nel mese di settembre per favorire il turismo. Il ministro Gelmini dovrebbe favorire il sapere e agevolare il diritto all’istruzione di tutti gli alunni, se veramente vuole una scuola di qualità, e non pensare alle vacanze degli italiani, costretti, alla disoccupazione e al lavoro straordinario.

E le 200 ore indispensabili di lezione, poi, chi le assicura? Per non parlare dei 215.000 Docenti e Ata supplenti annuali, precari, su posti vacanti e disponibili, che sarebbero contenti di rimanere al mare o in montagna a settembre ma con lo stipendio pagato, e perché no, anche con i soldi di luglio e agosto, visto che il loro contratto si è concluso per un reiterato arbitrio dell’Amministrazione, divenuto consuetudine, poco prima dell’inizio delle vacanze estive, quando le scuole sono ancora impegnate in collegi docenti, delibere e programmazioni. La proposta di legge rappresenta una truffa per il personale precario della scuola e per le famiglie. Speriamo che il ministro smentisca in Parlamento dove è stata chiamata a rispondere.

Il comunicato stampa dell’on. Russo (Pd)

RUSSO (PD), LA GEMINI VENGA SUBITO IN COMMISSIONE A DIFENDERE SCUOLA E UNIVERSITA’

PALERMO, 26 MAGGIO - "Considerata l'approvazione di ieri, in Consiglio dei Ministri, della manovra correttiva di finanza pubblica che determina numerose e preoccupanti ripercussioni sul mondo della scuola e dell'università, credo sia utile, oltre che doveroso, poter interloquire con il ministro Gelmini in VII commissione per essere rassicurati e poter rassicurare tutto il personale della scuola oltre che gli studenti e le relative famiglie." Lo ha detto Tonino Russo, parlamentare nazionale del PD e componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, rivolgendosi oggi alla presidente Aprea in chiusura dei lavori della commissione.

"Le notizie relative ad un nuovo blocco del turnover, all'aumento dell'età pensionabile e al blocco pluriennale degli stipendi - continua Russo - riguardano direttamente le competenze e i lavori della nostra commissione. Per questo, ancor prima dell'esame di merito dei provvedimenti, mi aspetto che il ministro senta il dovere di incontrarci per fare, magari, fronte comune in difesa di scuola e dell’università, delle quali il ministro dovrebbe pur sempre rimanere il principale difensore".

"L'occasione, -ha concluso il parlamentare del PD - potrebbe essere utile anche per fugare le preoccupazioni di chi crede che il rinvio dell'inizio dell'anno scolastico al 1 ottobre danneggerebbe soltanto la didattica, le abitudini e le necessità delle famiglie che normalmente hanno genitori che lavorano. Infine, servirebbe a tranquillizzare i docenti precari che dall’attuazione del proposito rischierebbero di vedersi sottratto un ulteriore mese di stipendio".
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La riforma e la libertà di stampa

Messaggiodi edscuola » 27 maggio 2010, 8:08

La riforma e la libertà di stampa: l’ANIEF reputa inopportuna la nota del Direttore USR Emilia Romagna

Ha suscitato forti polemiche la nota riservata ai Dirigenti scolastici del 27 aprile 2010 del Direttore USR Romagna con cui si invita a informare il personale docente dei limiti al diritto di critica nei confronti dell’amministrazione a mezzo stampa o nei rapporti con il pubblico.

Concordiamo con il Direttore che esiste una precisa normativa, peraltro richiamata e ripresa dalle OO. SS. nel CCNL anche per il personale docente (art. 11, all. 2, CCNL 2006-2009), e che non conviene per il buon andamento della P. A. un atteggiamento che ne screditi l’immagine, tuttavia, come anche è ricordato nella nota, il dipendente può sempre diffondere notizie, pareri, giudizi, analisi ovvero informazioni e valutazioni nel caso in cui riguardino la tutela dei diritti sindacali e dei cittadini. Pertanto, riteniamo inopportuna e superflua la nota che non aggiunge niente di nuovo all’esistente e non può comportare sanzioni, a nostro avviso, nei confronti del personale che informa la cittadinanza dai tagli prodotti dalla riforma alle questioni riguardanti il reclutamento del personale, perché è diritto di ogni famiglia avere per i propri figli un’istruzione adeguata e insegnanti preparati, come è diritto di ogni lavoratore della scuola il vedersi tutelati tutti i diritti sindacali.

Il ministro Gelmini non si scaldi e non invochi complotti politici contro un funzionario dello Stato come se ogni giorno vi fosse una crociata contro il Governo. Noi non chiediamo le dimissioni del dott. Limina, ma chiediamo rispetto per tutti coloro che liberamente informano sui danni e sugli abusi commessi dall’amministrazione. La cattiva amministrazione è un reato anche penale, figuriamoci se non può essere denunciata pubblicamente, in caso contrario sarebbe reato di omissione e concorso di colpa.

Abbiamo ridotto i fondi per l’editoria, lasciamo almeno che la Stampa si occupi ancora della Scuola, senza minacce di sanzioni alle sue fonti, chi lavora ogni giorno per il bene dello Stato e delle nostre famiglie.
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