Chi ha visto la musica?
L’ANIEF desidera esprimere tutto il suo disappunto, condiviso dal mondo musicale, per la notizia dell’apertura di sole 10 sezioni musicali e addirittura di solo 1 coreutica su tutto il territorio nazionale; l’attivazione del liceo coreutico-musicale nell’ambito della riforma sembrava essere una delle poche novità positive, ma anche questa non è andata a buon fine, di fatto si confermano solo i licei musicali sperimentali già esistenti.
Non si può che rimanere sconcertati da quanto avvenuto, anche se non è del tutto una sorpresa per chi ha seguito l’iter della riforma. In essa c’erano e ci sono evidenti ritardi; i primi nodi stanno venendo al pettine…
Oppure forse anche noi “avevamo capito male”, come i colleghi della Cgil e tutto il resto del mondo scolastico…
La situazione sta diventando preoccupante; chi ha visto dov’è finita la musica nei licei?
Scomparsa dal liceo delle scienze umane, relegata (e per fortuna che c’è…) nelle materie facoltative, ora pure i licei musicali subiscono un salasso.
Per questi motivi, l’Anief vuole farsi portavoce di una forte preoccupazione e di un disagio che sempre più insistentemente circola tra i propri iscritti e nel mondo musicale e didattico in generale.
Difatti, esiste una forte discrasia fra quanto sentito dalle più autorevoli fonti; cabina di regia ministeriale della riforma, Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica e commissioni Parlamentari.
Da una parte si conferma l’educazione alla musica, all’arte musicale, alla pratica strumentale individuale e di gruppo come parte fondamentale dell’educazione e della crescita civile, sociale, emotiva dei nostri ragazzi, ma dall’altra parte si toglie completamente la stessa disciplina, ovvero la musica, dall’unica scuola secondaria in cui ancora era confinata, il (futuro) liceo delle scienze umane.
Quest’ultimo è un fatto gravissimo; invece di rafforzare la (poca) musica che era presente nei licei, la si è tolta del tutto, e a poco servono le ore riservate alla programmazione d’istituto per ovviare a questa mancanza, anche se sono comunque un piccolo passo avanti rispetto al passato, quando non era prevista nemmeno facoltativamente la musica o lo strumento musicale.
A tutt’oggi non sappiamo ancora nulla riguardo alle convenzioni con i Conservatori, ai luoghi ed alla distribuzione territoriale dei futuri licei, al reclutamento dei docenti.
E specialmente riguardo la convenzione, esprimiamo la nostra preoccupazione per la poca chiarezza al riguardo; non vorremmo che una situazione provvisoria, come spesso accade in Italia, divenisse definitiva, operando un sistema di reclutamento dei docenti diverso rispetto a quello di tutti gli altri licei, nonostante la presenza di molti abilitati nella classe di concorso che dovrebbe essere per sua natura afferente (strumento musicale nella scuola media).
A più riprese abbiamo chiesto garanzie circa un piano programmatico pluriennale di massima che ci desse indicazioni certe di un percorso virtuoso che ci porti ad avere un numero sufficiente di licei sul territorio nazionale, con una distribuzione equa e bilanciata, chiari rapporti organizzativi e di gestione della didattica con l’Alta formazione e con le Scuole Medie ad indirizzo musicale, con l’Università, ma purtroppo non ci è stata data risposta.
Chiediamo pertanto:
Che si ribadisca ulteriormente che i licei coreutico-musicali avranno una gestione autonoma e le convenzioni con i conservatori siano solo finalizzate alla fase di avvio, alla consulenza, al supporto per le cattedre che non potrebbero partire da subito con numero sufficiente di iscritti.
Che vengano indicazioni chiare rispetto alle nuove figure dei docenti di strumento musicale e delle altre materie ad indirizzo. Ribadiamo che l’apertura dei nuovi licei deve necessariamente comportare il coinvolgimento di nuovi docenti, reclutati fra i nuovi abilitati e comunque fra gli abilitati che abbiano requisiti specifici riguardanti ciascuno il proprio strumento o classe di concorso.
Che si dichiari l’impegno a sviluppare ed a finanziare adeguatamente l’apertura di nuovi licei musicali nei prossimi anni scolastici per arrivare ad una distribuzione territoriale attenta ai diritti di tutti gli studenti.
Che venga immediatamente ripristinata la musica nel liceo delle scienze umane.
Che fin da ora si cominci ad attuare iniziative utili per avvicinare concretamente all’educazione musicale i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, e per la quarta e quinta classe di quest’ultima pure l’attivazione di corsi strumentali.