ANIEF: Interrogazione tagli insegnamento diritto e economia

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ANIEF: Interrogazione tagli insegnamento diritto e economia

Messaggiodi edscuola » 20 novembre 2009, 17:51

Riforme: presentata in Senato interrogazione sui tagli all’insegnamento di diritto e di economia

Dopo la mobilitazione dell’Anief, l’interrogazione dell’on. Russo e la denuncia presentata nella memoria sulla riforma delle scuole superiori, il senatore Lumia presenta un’interrogazione.

Interrogazione sull'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie di secondo grado
LUMIA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
dall'anno scolastico 2010-2011 la scuola secondaria superiore subirà una radicale trasformazione che prevede sei indirizzi liceali e la riorganizzazione degli istituti tecnici in due grandi settori: quello economico e quello tecnologico;
dalla lettura dei curricula previsti per i nuovi indirizzi emerge la totale eliminazione del diritto e dell'economia dai licei e un notevole ridimensionamento orario di tali discipline negli istituti tecnici. In particolare l'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche è completamente assente nel quadro orario del futuro liceo delle scienze umane, come se tale disciplina, per sua peculiare natura, non appartenesse all'area delle scienze umane;
l'insegnamento del diritto e dell'economia, da anni, rappresenta una realtà consolidata negli indirizzi liceali. Esso risponde alle sfide che la complessa società di oggi lancia continuamente per aprirsi ad un futuro che impone ai cittadini di possedere le capacità di interpretare criticamente gli avvenimenti e le notizie di carattere sociale, politico ed economico e collocarli nel giusto contesto di riferimento;
la scelta di eliminare nei licei e ridurre considerevolmente negli istituti tecnici l'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, prevista anche nella proposta di riforma Moratti, era stata criticata dalle più importanti organizzazioni di rappresentanza del mondo dell'economia: Abi, Agci, Ania, Casartigiani, Cia, Coldiretti, Claai, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confetra, Confindustria, Confservizi e Legacoop. Queste precisavano, in un documento comune sottoscritto il 10 agosto 2005, che tra gli obiettivi della scuola secondaria bisognava garantire «oltre ai saperi dei diversi indirizzi, le conoscenze giuridiche e la conoscenza dell'assetto istituzionale - economico - giuridico dei sistemi occidentali»;
nelle scuole dei diversi Paesi dell'Unione europea il diritto e l'economia sono materie fondamentali in tutti i piani di studio;
la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 prevede l'acquisizione delle «competenze sociali e civiche», le quali conferiscono alla persona gli strumenti per partecipare alla vita civile, alla luce delle conoscenze delle strutture socio-economiche del nostro Paese e degli altri Paesi dell'Unione europea;
i dati ISTAT offrono i seguenti riscontri: gli immatricolati alla Facoltà di giurisprudenza, nell'anno accademico 2006-2007 sono stati 36.688 e quelli alle Facoltà di economia e statistica 43.095;
quasi tutti i concorsi pubblici e le selezioni private richiedono conoscenze giuridiche ed economiche;
l'educazione alla «Cittadinanza e Costituzione», insegnamento che sarà introdotto nei curricula delle scuole superiori a partire dall'anno scolastico 2010-2011 e in via sperimentale dall'anno scolastico 2009-2010 in alcuni istituti (art. 1, del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008), sarà affidata ai docenti di storia e materie letterarie. In questo modo si sottrae ai docenti di diritto ed economia un insegnamento specialistico che presuppone conoscenze e competenze approfondite del dettato costituzionale e delle norme che caratterizzano l'ordinamento dello Stato italiano;
l'eliminazione delle discipline giuridiche ed economiche dalla formazione liceale e la loro riduzione oraria negli istituti tecnici sottrae alle future generazioni l'acquisizione delle capacità autonome di lettura e interpretazione della realtà attuale,
si chiede di sapere:
se il Ministro non ritenga opportuno che l'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche sia inserito come disciplina obbligatoria nei quadri orari delle scuole secondarie di secondo grado, nell'ottica di uniformare la formazione scolastica degli studenti italiani alle competenze richieste a livello europeo;
se non ritenga opportuno che l'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» sia affidato ai docenti della classe di concorso A019, in quanto in possesso dei requisiti professionali idonei all'insegnamento della «nuova» disciplina.
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