La scuola dell'integrazione non si tocca!
No alle classi differenziali!
A fronte di ripetute scelte politiche che, mettendo in ginocchio la scuola pubblica italiana, stanno seriamente
compromettendo il processo di inclusione degli alunni con disabilità
DENUNCIAMO
la presenza di più alunni con disabilità inseriti nella stessa classe
il sovraffollamento delle classi
lezioni rivolte a gruppi formati da soli alunni con disabilità proposti come laboratori di potenziamento, ai quali
partecipano talvolta anche alunni con scarso rendimento o con bisogni educativi speciali
la riduzione delle ore di sostegno didattico
la scarsa formazione del personale scolastico sui temi dell’inclusione
l’abrogazione delle deroghe per lo sdoppiamento delle classe.
Queste scelte discriminano e creano “ostacoli” all’integrazione, ledono i diritti degli alunni con disabilità e riportano
nella scuola le “classi differenziali”, la separazione, la ghettizzazione. Sono la conseguenza di norme emanate in
continuità dai governi di destra e di sinistra.
In particolare denunciamo come la qualità e la quantità del tempo-scuola per gli alunni con disabilità siano oggi
gravemente pregiudicate da diversi provvedimenti, anche di razionalizzazione della spesa pubblica, emanati dal
ministro Gelmini.
Ma la scuola dell’integrazione NON SI TOCCA!
NON si torna alle classi differenziali. Non lo permetteremo.
Come genitori e insegnanti, ribadiamo che la scuola inclusiva è una straordinaria opportunità di crescita e di civiltà,
garantita dai principi della Costituzione italiana!
Siamo tuttavia consapevoli che la “scuola aperta a tutti” sta pian piano escludendo gli alunni con disabilità e quelli più
fragili. Noi non ci renderemo complici di questo disegno. Noi vogliamo ed esigiamo che a tutti gli alunni con disabilità
sia assicurato il diritto a frequentare le classi comuni della scuola pubblica italiana.
CHIEDIAMO
che sia consentito solo un alunno con disabilità per classe, per favorire il processo di inclusione,
l’immediato sdoppiamento delle classi composte da più di 20 alunni in cui sono iscritti uno o più alunni con
disabilità
l'abolizione di attività “riservate a soli alunni con disabilità” camuffate come laboratori o progetti innovativi,
che a ciascun alunno vengano assegnate le risorse di cui necessita sulla base dei bisogni individuali
una adeguata formazione obbligatoria, iniziale e in servizio, sui temi dell’integrazione per tutto il personale
scolastico, compresi i Dirigenti Scolastici. L’inclusione è compito di tutti e non può essere delegata a nessun
“superspecialista”
che non si accolga la proposta di formare “insegnanti specializzati per le singole patologie” e ancor meno
“insegnanti-infermieri” ”: in questo modo si chiede alla scuola di occuparsi del “malato” e non dello studente
(negazione dell’identità).
Oggi 20 novembre 2009 siamo presenti in molte piazze d’Italia,
davanti agli Uffici Scolastici Provinciali o Uffici Scolastici Regionali
per dire NO alla scuola che separa
per dire NO all’esclusione degli alunni con disabilità dalla scuola
per dire che L’INCLUSIONE scolastica degli alunni con disabilità NON SI TOCCA.
Giovedì 3 dicembre, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, ci troviamo a Roma
davanti al Parlamento Italiano. All’iniziativa stanno già aderendo numerosissime associazioni di insegnanti e genitori.
Coordinamento delle Associazioni “Noi Non Ci Stiamo”
Coordinamento Nazionale delle Associazioni di genitori e insegnanti uniti per la difesa del diritto all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
C.I.I.S. Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno, ANFFAS Onlus, Lista di Handicap e Società,
ABC Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, Lista di Dw-Handicap, Associazione Italiana SuXfragile,
GenitoriTOSTI, Associazione Tutti a Scuola Onlus, SFIDA Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità,
Associazione AMICI della VITA di Iglesias, ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione,
Associazione ALMENO CREDO ONLUS, Associazione Claudia Bottigelli TORINO, Disabilandia (Livorno), CAD Comitato
Associazioni dei Disabili di Bologna, Comitato precari liguri della scuola, Co.Ge.De. Liguria.