ANIEF: Manifestazione 20 ottobre 2009

Rassegna Stampa e News su Scuola e Sindacato

ANIEF: Manifestazione 20 ottobre 2009

Messaggiodi edscuola » 19 ottobre 2009, 17:59

ANIEF ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE E SINDACALE
MANIFESTIAMO a ROMA il 20 ottobre 2009 con l’ANIEF perché VOGLIAMO:
le 67.000 (Docenti) e 5.000 (ATA) IMMISSIONI in RUOLO previste entro il 2009-2010
(Poche le 16.000 concesse)
il RITIRO del Regolamento di riorganizzazione della rete scolastica
(STOP agli 87.000 TAGLI INCOSTITUZIONALI)
le cattedre per gli alunni diversamente abili e lo STOP ai TAGLI sul SOSTEGNO
il RISPETTO della COSTITUZIONE, del TAR e del CDS per le GRADUATORIE ad
ESAURIMENTO e il DIRITTO alla MOBILITA’ di tutti i PRECARI
(SI al MERITO, NO ai NATALI o alle RESIDENZE!)
il RITIRO DELL’EMENDAMENTO AMMAZZA-SENTENZE
(USIAMO i PETTINI e non le CODE)
il RITIRO DEL D.L. 134/09 TRUFFA-PRECARI e
la STABILIZZAZIONE del PRECARIATO nel RISPETTO dell’EUROPA
(RUOLO o SUPPLENZA, stessa DOCENZA)
gli SCATTI BIENNALI di ANZIANITA’ come per i docenti di religione e
la trasformazione dell’ORGANICO di FATTO (30 giugno) in DIRITTO (31 agosto)
l’assorbimento/reclutamento di tutto il Precariato contro ogni CHIAMATA DIRETTA
la Valutazione del Titolo SSIS e del Riservato per la MOBILITA’ del personale di ruolo
la RICONFERMA dei SUPERVISORI di TIROCINIO nella formazione iniziale,
la VALUTAZIONE nei concorsi a dirigente/ispettore, una PROGRESSIONE di CARRIERA
l’INSERIMENTO nelle GRADUATORIE ad ESAURIMENTO
degli specializzandi COBASLID, AFAM, A77, SFP iscritti nel 2008 e nel 2009
lo sblocco della nuova FORMAZIONE INIZIALE nel 2009-2010
perché CONGELATI, LAUREATI, PRECARI aspettano
le ELEZIONI RSU previste nel dicembre 2009 e la libertà di voto e di scelta
(No alla Fine della DEMOCRAZIA SINDACALE!)
più FONDI per la Ricerca, l’Università e la Scuola (1 punto in più di P.I.L.)
e lo sblocco dei CONCORSI per RICERCATORE

VERTENZA SINDACALE ANIEF MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA 20 OTTOBRE 2009,
nei pressi MIUR (Largo Bernardino da Feltre) ore 10, Sit-in Camera dei Deputati
Nonostante la legge 296/2006 abbia previsto un piano programmatico di assunzione di 150.000 unità di personale
docente nel triennio 2007-2010, come autorizzato dal relativo decreto interministeriale, il D.M. n. 73 del 4.8.09 ha autorizzato
soltanto l’immissione in ruolo per il 2009-2010 di sole 8.000 unità per il personale docente e di 8.000 ATA, non risolvendo né
il problema del precariato né il ricambio generazionale e lasciando così insolute 72.000 assunzioni. Per di più, sebbene la
legge 244/2007 abbia indicato un parametro preciso nella definizione dell’organico di diritto del personale docente
specializzato e utilizzato su posti di sostegno, da adottarsi nel triennio 2007-2010, ad oggi, mancano più di 3.000 unità di
personale di ruolo su posti di sostegno.
Abbiamo fatto ricorso al TAR per ottenere le 72.000 IMMISSIONI
I tagli imposti dalla legge 133/2008, poi, hanno accresciuto il disagio delle famiglie e degli operatori della scuola,
senza, peraltro, esser stati coperti da una corretta prassi normativa come la sentenza n. 200/09 della Corte costituzionale ha
chiarito, mettendo in dubbio la potestà regolamentare del D.P.R. n. 81 (organizzazione rete scolastica) e n. 89 (Revisione
scuola primaria) del 20 marzo 2009 contro cui si sono espresse le Regioni.
Ricorreremo al TAR perché la Corte Costituzionale blocchi i TAGLI
A dispetto della sentenza del Tar ottenuta dall’ANIEF che ribadisce la centralità della certificazione nel processo di
assegnazione delle ore di sostegno, si procede alla perequazione provinciale del rapporto uno a due tra alunni/insegnanti,
senza tener conto delle certificazioni delle USL e delle richieste dei dirigenti e delle famiglie. Diverse alunni diversamente
abili sono in questo momento senza insegnante specializzato.
Il 24 ottobre scriveremo con il CIIS la piattaforma per il diritto all’INCLUSIONE
Il reclutamento del personale docente avviene in spregio al merito riconosciuto dalla magistratura amministrativa
(TAR e CdS) agli 8.000 docenti precari ricorrenti, al diritto alla mobilità e alla libera scelta della dichiarazione dei punteggi
all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Il tribunale ha censurato in più punti il D.M. 42/09 del
Ministro, ha commissariato il MIUR e lo ha condannato alle spese di lite. Ora un emendamento (1.301) al D.L. 134/09 mette il
bavaglio alla Magistratura violando diversi articoli della Costituzione (art. 3, 51, 97), la certezza del diritto e la normativa
esistente. Il reclutamento deve avvenire secondo il merito-punteggio dei docenti e non secondo i natali o le residenze.
Ricorreremo al TAR per ottenere il rispetto della GIUSTIZIA dalla Corte Costituzionale
Rimane insostenibile la continua divisione tra organico di fatto e di diritto per tutto il personale docente, creato ad
arte per pure ragioni di bilancio, in spregio alla continuità didattica e alla dignità professionale di suddetto personale. Non si
può continuare ad assegnare quattro cattedre annuali su cinque ad inizio di ogni anno scolastico con contratti al 30 giugno,
invece che al 31 agosto, in palese violazione anche di recenti sentenze del tribunale del lavoro per il personale ATA.
Vogliamo la trasformazione dell’organico di fatto in diritto come per i docenti di sostegno.
Ricorreremo al Giudice del Lavoro per assicurare la CONTINUITA’ DIDATTICA
E’ ancora disattesa la normativa comunitaria che riconosce al personale precario, che abbia maturato un’anzianità di
servizio di tre anni, il diritto alla trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, e il diritto agli
scatti biennali di anzianità durante la vita da precario, come avviene per i docenti di religione e come le sentenze del
Tribunale di Roma, Tivoli, Treviso hanno già riconosciuto. L’ultimo D.L. 134/09, coprendo per legge queste ingiustizie reca
soltanto norme-truffa per i precari e si beffa dell’Europa. Le graduatorie distrettuali devono essere aperte a tutti i precari
oppure devono essere ritirate. La continuità didattica si assicura alle famiglie con le immissioni in ruolo: se una cattedra è
libera per due anni deve essere data in ruolo e non in supplenza.
Ricorriamo al TAR e al Tribunale del Lavoro per ottenere GIUSTIZIA dall’Europa e dalla Corte costituzionale
Il fortunato personale di ruolo, che non ha perso la cattedra a seguito dei tagli, continua a vedersi negato ogni
ipotesi di carriera che, sempre evocata anche nell’ultimo CCNL 2006-2009, cade nel dimenticatoio al momento di una
concreta realizzazione. E’ negata anche un’area separata di contrattazione per il personale docente, mentre, permane nel
CCNI di mobilità del 12 febbraio 2009 una palese disparità di trattamento per il personale docente in possesso del titolo di
specializzazione SSIS o di abilitazione a seguito di concorso riservato, e per il personale che ha prestato servizio come tutor o
supervisore presso le SSIS. Quest’ultima categoria di docenti, d’altronde, dopo anni di onorato servizio è cacciata
dall’Università, perde il semi-esonero ed è condannata a disperdere la professionalità acquisita in un decennio di esperienza.
Abbiamo fatto ricorso al Giudice del lavoro per valorizzare il titolo SSIS
I supervisori in servizio non soltanto non sono valutati nei concorsi a ispettore-dirigente ma non sono confermati
nella nuova formazione iniziale e i tutor saranno scelti senza alcun riconoscimento economico. Le risorse risparmiate dai
tagli inferti non sono state allocate né legate a reali meccanismi che premino la professione docente. Si prospetta un nuovo
reclutamento legato alla realtà regionale e alla chiamata diretta da parte dei dirigenti dai contorni clientelari e dal certo
contenzioso nei tribunali regionali. Le risorse per l’ipotesi del rinnovo del Contratto non sono state definite e non si prospetta
alcun reale cambiamento in merito a mobilità e carriera.
No alla CHIAMATA DIRETTA, Si alla conferma e alla valorizzazione dei SUPERVISORI
Gli specializzandi AFAM, A77, COBASLID, Scienze della Formazione Primaria iscritti al primo anno nel 2008 o nel
2009 sono esclusi dall’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento mentre chi si abilita in Europa è inserito a pieno titolo
insieme agli specializzati iscritti nel 2007. E’ stata raccolta una petizione con 7.000 firme che sono state depositate in
audizione in XI Commissione al fine di prevedere un emendamento che consenta l’inserimento nelle GaE.
La FORMAZIONE e l’ABILITAZIONE devono dare accesso alla PROFESSIONE.
Ancora non si sa nulla sulla nuova formazione iniziale dopo che i congelati della SSIS hanno vinto un ricorso che gli
avrebbe dovuto consentire la ripresa dei corsi presso le SSIS per il conseguimento dell’abilitazione. E gli altri precari, e i
giovani laureati, a quando il ricambio generazionale?
Subito la nuova FORMAZIONE iniziale
Il blocco delle elezioni RSU previsto dal Decreto legislativo Brunetta attuativo della legge 15/2009 reca un duro
colpo alle regole della democrazia, dell’alternanza e della rappresentanza sindacale e mette a rischio tutto il modello di
relazioni sindacali. Nessun Sindacato nel 2009-10 potrà dire di essere in diritto di rappresentare i lavoratori della Scuola.
Votiamo per le Elezioni RSU del dicembre 2009
La Scuola e l’Università statale non possono subire ulteriori tagli alle risorse di cui dispongono, già irrisorie nel
confronto con le altre realtà dell’Europa. Quest’anno le supplenze negli Atenei in rosso sono affidate a titolo gratuito, mentre
si continua a lavorare gratuitamente presso le Scuole private per avere punteggio nelle graduatorie. Gli assegnisti di ricerca,
invece, ritorneranno a casa o andranno all’estero perché i concorsi sono bloccati e gli anni di borsa restano limitati.
Stop alla fuga dei cervelli. Un punto in più di P.I.L. nella Finanziaria 2010 per l’Istruzione
Chiediamo rispetto, dignità, professionalità per i docenti e i ricercatori.
Chiediamo al Ministro e al Parlamento attenzione per il Merito e la Costituzione.
Chiediamo ai cittadini un momento di riflessione sullo stato della Scuola e della Ricerca nel nostro Paese,
perché senza la cultura e senza i suoi cultori non ci può essere futuro o ripresa per l’Italia e per i nostri figli.
Chiediamo di poter continuare a INSEGNARE, a RICERCARE, a EDUCARE.
Per tutte queste ragioni, manifestiamo con l’ANIEF, Associazione Professionale e Sindacale, oggi, a Roma.
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