SCUOLA, ANNO NUOVO STORIA VECCHIA
La scuola riapre i battenti con l’assunzione di personale precario licenziato a giugno.
Ad ogni inizio di anno scolastico la storia si ripete: la scuola riapre i battenti con l’assunzione di personale precario licenziato a giugno.
Ancora una volta inizia un anno scolastico precario, con docenti precari e con gli alunni che vedranno il solito carosello di insegnanti che si alterneranno in cattedra in barba alla continuità didattica.
Quest’anno verranno assunti solo 8.000 docenti in tutti gli ordini di scuola e su tutto il territorio nazionale. Numero che non solo non coprirà i posti disponibili, ma nemmeno i posti lasciati vacanti dagli insegnanti che sono andati in pensione.
I posti assegnati ad ogni regione sono insufficienti a coprire le migliaia di cattedre scoperte. Posti che verranno assegnati successivamente in organico di fatto a personale supplente.
In regioni come la Lombardia, a fronte di un aumento di numero di alunni, diminuisce il numero delle classi. Questo comporta l’inevitabile aumento degli alunni per classe, che non solo mette a rischio la qualità della formazione degli studenti, ma anche il superamento dei limiti di sicurezza di 25 alunni per aula previsti dalla normativa vigente.
Ma andiamo a vedere la situazione della scuola lombarda.
Dai tabulati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale si registra un aumento di alunni pari a 19.722 rispetto all’anno scolastico precedente. Si passa, infatti, da 1.098.289 a 1.118.011 alunni. L’aumento del numero di alunni non solo non determina un aumento di numero di cattedre ma, addirittura, come si evince dalle stesse tabelle, un taglio di 5.041 posti.
La volontà politica di mantenere una scuola precaria con docenti precari emerge chiaramente dai dati nazionali sulle disponibilità di posti e sulle immissioni in ruolo.
Nella scuola secondaria di secondo grado, per esempio, a fronte di una disponibilità di 8.564 posti, verranno immessi in ruolo solo 438 docenti su tutto il territorio nazionale: un vero “terno all’otto” per decine di migliaia di insegnanti precari.
La Gilda degli insegnanti si batte da sempre per metter fine alla vergognosa situazione del precariato nella scuola italiana. Dopo la pubblicazione del “Libro bianco sul precariato”, ha proposto un piano pluriennale per l’immissione in ruolo dei docenti su tutti i posti vacanti e disponibili.
Angelo Scebba
(Coordinatore Gilda Milano)