ORGANICO DI FATTO NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA
La Gilda degli Insegnanti della provincia di Bologna, informata nel corso dell’incontro dell’11 agosto 009 con il vice Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale sulla consistenza numerica dell’organico di fatto, rileva con disappunto che, a fronte di un significativo incremento del numero degli alunni, per la prima volta si riscontra una contrazione dei posti comuni assegnati in organico di diritto. Posti che si quantificano in 23 in meno per la Scuola Primaria, 3 in meno per le medie e 6 in meno per le superiori.
L’Amministrazione ha operato, infatti, soprattutto a danno della già difficile organizzazione delle classi di Scuola Primaria, un’operazione a dir poco arbitraria che sottrae a diversi istituti scolastici ore di compresenza sul tempo pieno, peraltro già assegnate in organico di diritto, per trasformarle in ore di inglese. Così facendo l’Amministrazione si sottrae al vincolo, pur evidenziato nelle circolari sulla costituzione degli organici, di riversare le ore di compresenza all’interno degli stessi istituti nei quali si rendono disponibili.
Non è difficile immaginare che quest’operazione avrà importanti ricadute sul sereno avviamento dell’anno scolastico se a settembre non saranno rimpinguati gli scarsi numeri messi a disposizione dall’Amministrazione scolastica.
Se, come temiamo, ciò non dovesse avvenire, si continueranno a togliere importanti risorse alla Scuola Primaria sempre più colpita nella possibilità di effettuare interventi di recupero e di rinforzo, come quelli di alfabetizzazione degli stranieri o di sostituzione dei colleghi assenti, interventi questi di cui la scuola bolognese, anche per la configurazione sociale che sempre di più la caratterizza in questi ultimi anni, ha assoluto bisogno.
Sarà inoltre preclusa a non poche scuole elementari la possibilità, peraltro già garantita in organico di diritto, di ampliare l’offerta oraria di quelle classi prime di 27 ore che così poche famiglie bolognesi hanno richiesto.
Ma la conseguenza più grave sarà l’alto tasso di “spezzettamento” delle classi cui molte scuole dovranno adeguarsi se solo vorranno continuare a garantire l’offerta formativa dello scorso anno, così come sarà messa in forse, in diverse situazioni, la continuità didattica.
Un’operazione, in definitiva, che sottrae ulteriormente alla scuola bolognese le già poche risorse disponibili per far fronte alla domanda di tempo scuola che il nostro territorio esprime e alle diverse criticità e problematiche che esso presenta.
In conclusione nel nostro territorio si procede come nel gioco delle tre carte, antichissimo ma oggi più che mai attuale: la nostra Amministrazione provinciale rappresenta il giocatore che solleva la carta per verificare se hai vinto ed ogni volta vince il banco, dove il banco è evidentemente il Ministero dell'Istruzione (per quel che conta, ma in verità dovremmo parlare del Ministro dell’Economia e dei tagli…), che smentisce ogni giorno ciò che promette.
Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di constatare che l'applicazione spesso restrittiva delle indicazioni ministeriali non ci ha premiato, anzi, ci è stato dato sempre meno, al contrario di regioni il cui comportamento risulta poco comprensibile, vedi Campania o Lombardia, premiate con un numero maggiore di immissioni in ruolo.
Per questo oggi ci chiediamo quale sia il giusto comportamento ed a quali istituzioni ci si debba rivolgere per avere “giustizia”; come il famoso giocatore delle tre carte, ci toccherà chiedere una grazia per poter vedere il progetto della nostra scuola pubblica realizzato.
Alla luce di questi motivi, la Gilda degli Insegnanti di Bologna ribadisce, sia pure con la consueta pacata fermezza che contraddistingue le sue azioni di lotta, la propria contrarietà all’operazione messa in campo dall’Amministrazione scolastica provinciale di Bologna, auspicando, sin d’ora un incremento di organico tale da poter far fronte con serenità all’avvio dell’imminente anno scolastico.
La Gilda degli Insegnanti si riserva, quindi, anche in accordo con altre forze sindacali, di mettere in essere tutte quelle iniziative d’informazione e di lotta che dovessero rendersi necessarie.
Bologna, 12 agosto 2009
Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Bologna prof. Giovanni Cadoni