Finalmente le prime informazioni sui numeri distinti per classi di concorso e le anticipazioni sulle date per la scelta del tanto atteso posto di lavoro nella scuola!
Sono stati, infatti, definiti nella serata di ieri i dati dei posti che il Miur ha assegnato alla nostra Provincia ed è possibile calcolare la posizione dei pochi fortunati, vista l’esiguità delle immissioni.
Il decreto regionale e il calendario saranno resi pubblici, ci auguriamo, entro la fine della settimana
Per il personale docente il numero di posti autorizzati è :
84 posti scuola dell’infanzia
17 posti 1° grado (distinti per classe di concorso)
7 posti 2° grado (distinti per classe di concorso)
138 posti sostegno (distinti per ordine)
nessun posto per la scuola primaria
nessun posto per gli educatori
Per gli ATA, i cui tagli avranno ripercussioni sull’apertura in settembre delle scuole e per i quali le operazioni di immissioni dovrebbero avere inizio intorno al 24 di agosto, la percentuale quest’anno è del 14% circa ;si riuscirà a soddisfare pochi, lasciando ancora una volta un cospicuo numero di posti vacanti e di invalidi in servizio non sostituibili.
Collaboratori scolastici: posti vacanti 1343 , assunzioni 145.
Assistenti amministrativi: posti vacanti 444, assunzioni 59.
Assistenti tecnici: posti vacanti 198 , assunzioni 27.
Direttori dei servizi generali: posti vacanti 39, assunzioni ancora da definire.
Sembra che sia arrivato per alcuni, sicuramente non quanti ci auguravamo, la fine di una vita di attesa, vissuta da interi nuclei familiari che da decenni oramai aspettano il “decreto dei posti” per sapere quale paese raggiungere , con quale mezzo di trasporto fare i conti o con quale organizzazione scolastica (rientri , corsi serali, turni,ecc.). Come in un grande contrappasso a questi si aggiungono i docenti in esubero nella scuola primaria e secondaria che, già di ruolo, riprenderanno una vita da precari non sapendo ancora la loro sede di destinazione annuale….
Altro che flessibilità lavorativa!!!!
Non parliamo delle difficoltà di chi vorrebbe mettere su famiglia e pensare a una vita normale o di chi si trova, dopo una vicenda lavorativa negativa (mobilità e liste di disoccupazione), a dover vivere ancora con angoscia il mondo del lavoro, preoccupandosi di non poter avere il minimo pensionabile o la garanzia di una malattia (dopo il 1 mese si perde il 50% dello stipendio ).
Quest’anno le preoccupazioni sono tante a causa delle idee, delle “riforme” ma, soprattutto, dai pesantissimi tagli che sono stati posti in essere dal Ministro Gelmini; a questo si aggiunge la scarsa considerazione nei confronti della scuola da sempre considerata responsabile dei risultati negativi dell’utenza e mai elevata, nell’immaginario collettivo, a “bene comune”.
La necessità di avere personale stabile nelle istituzioni scolastiche viste le deleghe che la società civile e la Costituzione ha assegnato alle singole scuole, deve emergere come punto qualificante e come impegno strategico per una nazione che può puntare nella Pubblica Amministrazione, per realizzare nuovi obiettivi di efficienza e di efficacia. La scuola pubblica, come un fondo d’investimento a capitale garantito, dev’essere considerata il trampolino di lancio per il riscatto economico e sociale del paese. E non basta dichiarare che tutte le operazioni devono essere completate entra il 31 agosto per assicurare il “corretto avvio” dell’anno scolastico, pubblicando solo il 4 di agosto i dati e mettendo in ginocchio il personale degli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali. A molti di loro, rimasti in pochi ancora negli uffici dopo la strage dei pensionamenti, sono state revocate ferie sacrosante e inalienabili per contratto. A loro va non solo la nostra solidarietà ma la nostra incondizionata stima.
Per ora un piccolo gruppo di docenti e ata si inserirà a t . indeterminato …speriamo che si continui così….ma le avvisaglie non promettono nulla di buono.
Una ultima considerazione. A quanti ci accusano di non aver saputo difendere i diritti dei precari, diciamo che, finora, ci siamo rovinati la mani a furia di raschiare il barile, e ancora continueremo a farlo, nonostante il contesto avverso e la crisi che attacca tutto il mondo del lavoro. Fino a quando riusciremo a portare a casa, nelle condizioni in cui ci troviamo, almeno un posto e/o un incarico temporaneo ottenuti attraverso le tante sollecitazioni alle scuole ed ai comuni per l’ampliamento del tempo scuola o della mensa , avremo la consapevolezza di aver svolto con onestà intellettuale il nostro compito.
Noi rimaniamo in trincea anche a ferragosto e speriamo di dare risposte concrete alle mille domande di tanti lavoratori onesti e leali .
Segr. Prov. Cisl Scuola Bari
Francesco Basile