I lavoratori “ombra”. E' l'esatta definizione dei precari della scuola .
Pubblicate le graduatorie per l’esercito dei 20.000 in attesa di una supplenza.
Sono veramente “ombre”, i lavoratori che ogni anno si accingono a fare il loro dovere per la società civile e per il futuro del paese.
I precari della scuola , colpiti anche dalla stangata della denatalità che purtroppo in Puglia influisce notevolmente sulla formazione delle classi, sono sempre lì in un grande contenitore come quello delle graduatorie , attenti a tutti i mutamenti di punteggio e pronti al ricorso , magari sollecitato da qualche avvocato in cerca di occupazione , nella vana speranza di recuperare uno 0.25 o una posizione nella lista.
Sono state pubblicate da poche ore le graduatorie degli abilitati della prov. Di Bari e i cellulari della Cisl Scuola sembrano impazziti.
I docenti, che superano le 16.00 unità, hanno un percorso professionale di elevata qualità ; sono laureati, hanno superato almeno un concorso, hanno un paio di corsi di perfezionamento e qualche master e sono lavoratori con almeno 6-7 anni di supplenze alle spalle . Un curriculum da far invidia ma ..di lavoro neanche a parlarne .
E' il nostro patrimonio culturale e sono sicuramente il nostro futuro ma in molti rimarranno a casa , senza lavoro , senza disoccupazione , a carico delle famiglie e in alcuni casi tra i più fortunati , occupati in un call-center o in qualche scuola paritaria a stipendio zero.
I tagli nel mondo della scuola, deleteri per le migliaia di supplenti, avranno gravi ripercussioni nel nostro territorio e saranno ulteriormente aggravati dall’incertezza dei finanziamenti pervenuti alle scuole dove, sicuramente, si eviteranno nomine, anche quelle brevi , di docenti, assistenti o collaboratori scolastici.
I dirigenti scolastici in mancanza di liquidità di cassa, non potranno che dividere i bambini e i ragazzi in altre classi, o mandare a casa i maggiorenni , o ancora aumentare il carico di lavoro per le pulizie e la sorveglianza con gravi conseguenze sul piano della sicurezza.
Ma i lavoratori precari della scuola sono proprio ombre?
Le famiglie che alla fine dell'anno hanno letto sui quadri i risultati ed i voti dei propri figli , sanno che dietro quei successi o quei risultati c'è un esercito di persone alle quali va garantita una dignità di lavoratori sancita dalla nostra grande costituzione?
Bari sta già pagando il prezzo tra i più alti del Paese , visto il numero di alunni e le condizioni strutturali e la speranza dei tanti precari che dal Nord sono rientrati in Provincia per mettere fine alla vita da emigranti e conquistare una supplenza annuale o addirittura un ruolo , rischia di svanire come una bolla di sapone.
E' necessario sostenere la mancanza di reddito di 10.000-15.000 persone , molte delle quali hanno sempre lavoricchiato con qualche ora di supplenza e che sicuramente l'anno prossimo non avranno speranza a causa del taglio dii posti e di cattedre.
A tutto questo inoltre, si aggiungono le migliaia di nuovi laureati che potremmo paragonare all'esercito di terracotta cinese , fragili e facilmente abbattibili se non si creano nuove opportunità di lavoro...ma sembra non siano nemmeno in agenda .
La scuola ha bisogno di attenzione: del Sud , del Nord , della politica e della società civile , perché è di tutti i cittadini e del Paese e non può originare “OMBRE” che tolgono alla nostra generazioni il diritto di cittadinanza.