CUB Scuola: Scuola Abruzzo Una circolare improvvida

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CUB Scuola: Scuola Abruzzo Una circolare improvvida

Messaggiodi edscuola » 19 giugno 2009, 17:34

Scuola Abruzzo: una circolare improvvida del Ministero dell'istruzione che provoca disagi al personale e costi per l'amministrazione

Gli eventi sismici che stanno colpendo la regione Abruzzo hanno determinato un’emergenza abitativa senza precedenti e lo spostamento, alla ricerca di un ricovero, della totalità della popolazione del comprensorio aquilano nei campi tenda, sulla costa abruzzese e nelle regioni limitrofe.

In questo contesto la maggiore azienda colpita in quanto a numero di addetti e sicuramente quella dell’Istruzione.
Stiamo parlando di circa di mille lavoratori che risiedevano e lavoravano nella zona colpita e di circa duecento lavoratori che risiedevano a L’Aquila e giornalmente si spostavano per andare a lavorare a Carsoli, Tagliacozzo, Avezzano, Sulmona fino anche Castel di Sangro

Per il prossimo anno scolastico è prevedibile il permanere dell’emergenza abitativa.

Con nostra grande sorpresa il 4 giugno è stata pubblicata una circolare a firma del capo del personale del nostro Dicastero che dispone la ripresa del servizio al più tardi il 1° luglio nelle sedi occupate ante 6 aprile “ovunque oggi dimorante o in servizio”.

Questa disposizione sta comportando un inutile aggravarsi delle tensioni abitative e comporterà sicuramente un ulteriore costo sia per la Protezione Civile (che si occupa delle sistemazioni nei campi tenda e hotel) che per Enti Locali (che si occupano delle sistemazioni negli appartamenti).

Infatti nessun docente o ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici) lascerà mai la sua attuale sistemazione e comincerà a cercare una diversa sistemazione fino a quando non conoscerà la sua vera destinazione lavorativa.

Inoltre non si tiene conto del fatto che tutto il personale sfollato fuori regione ha provveduto in modo autonomo alla propria sistemazione.
Il loro rientro sulla sede ante 6 aprile, una sede che forse non ci sarà il 1° settembre, costerà comunque alla Protezione Civile, per una famiglia di 4 persone circa 5000 euro al mese presso una struttura ricettiva; questa cifra equivale a circa 3 mensilità di un insegnante.
Questo personale potrebbe essere preso direttamente in carico dagli Uffici Scolastici delle altre Province mediante l’istituto dell’assegnazione provvisoria interprovinciale.
La stessa soluzione potrebbe essere adottata per il personale che dispone di autonoma sistemazione in Regione.

Si chiede quindi di valutare l’opportunità dei seguenti provvedimenti:
a) annullamento della circolare del 4 giugno;
b) pubblicazione immediata dell’organico di diritto che come è noto viene redatto sulla base delle iscrizioni raccolte a gennaio;
c) pubblicazione dei trasferimenti basati sull’organico di diritto. In questo modo comunque sarà garantita la titolarità del posto in previsione di un rientro futuro.
d) pubblicazione in tempi brevi dell’organico di fatto che come è noto viene redatto sulla base dei discostamenti (positivi e negativi) delle iscrizioni che si riscontrano durante l’estate;
e) accesso per tutti i dipendenti residenti nelle zone colpite dal sisma alle operazioni di utilizzazione ed assegnazione provvisoria;
f) anticipo della data di presentazione della domanda di utilizzazione ed assegnazione provvisoria;
g) ricognizione delle disponibilità abitative dei lavoratori utilizzando il modulo stesso di utilizzazione ed assegnazione provvisoria;
h) proroga per tutto il prossimo anno scolastico della possibilità di poter usufruire dei trasporti pubblici gratuiti;
i) aiuto concreto ai lavoratori che vengano comandati a lavorare e che abbiano perso momentaneamente o permanentemente la propria abitazione; d’altra parte è un po’ complicato chiedere ad un lavoratore di spendere più di quello che guadagna per andare a lavorare e le casette se sono previste per gli aquilani che vivono a L’Aquila perché non prevederle anche per gli aquilani comandati a lavorare fuori L’Aquila?

Questa proposta:
- comporta come costo aggiuntivo solo un aggravio del lavoro d’ufficio;
- evita di scaricare integralmente il peso di questa emergenza sulla Protezione Civile, sui lavoratori e sulle loro famiglie.

Un’ulteriore situazione di criticità si sta avendo inoltre nell’ambito della scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
Oggi ci sono genitori sfollati nelle immediate vicinanze dell’Aquila che ogni mattina salgono in macchina per andare a lavorare a L’Aquila insieme ad i loro figli.
Questi ultimi vengono quindi “parcheggiati” nei campi tenda e ripresi dai loro genitori al termine della giornata lavorativa.

Questa esigenza di assistenza per i piccoli presumibilmente si protrarrà anche durante il prossimo anno scolastico.

Si chiede quindi di valutare l’opportunità dei seguenti provvedimenti:
a) ampliamento e non riduzione dell’offerta formativa introducendo come prima opzione quella del tempo pieno in modo da dare il pieno sostegno alle famiglie. Conseguentemente evitare l’attivazione dei doppi turni;
b) almeno per la scuola materna e primaria abbandono del piano di riuso delle strutture in muratura o cemento armato sulle quali risulta poco oneroso il ripristino della agibilità. Per tali ordini di scuole a sostegno del lavoro degli educatori e dei psicologi per prevedere esclusivamente l’uso di strutture in legno.

Firmato:

Il Coordinatore Nazionale del Sindacato CUB Scuola
Prof. Cosimo Scarinzi

Il Coordinatore Provinciale dell’Aquila del Sindacato CUB Scuola
Prof. Eligio Caracciolo
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