Riforma delle superiori: che ce la mandino … buona !
Diverse fonti giornalistiche hanno riportato ieri una dichiarazione del Ministro Mariastella Gelmini che, in occasione di una visita in un Istituto superiore di Cinisello Balsamo (Milano), avrebbe detto: “La riforma della scuola secondaria è pronta e sarà presentata in Consiglio dei Ministri nell'arco di 15 giorni. Si tratta di una riforma epocale perché è dal 1923 che non si ammodernava il sistema della scuola superiore. Abbiamo svolto un forte lavoro di concertazione con le Regioni e con gli enti competenti".
Come Associazione professionale di dirigenti scolastici siamo preoccupati.
Da moltissimi anni attendiamo, come tutti, questa riforma decisiva per la scuola e la società.
Siamo molto preoccupati da una simile dichiarazione. Perché sappiamo che qualsiasi testo venga presentato non ha vissuto il confronto con la scuola reale, nella quale le associazioni professionali degli insegnanti e dei dirigenti rappresentano un’importante occasione. A dicembre 2008 abbiamo visto con favore il rinvio di un anno per la riforma del II ciclo, ma solo per far posto ad uno spazio serio ed rapido di confronto sul quadro generale e sui contenuti. Questo non c’è stato.
Siamo molto preoccupati. Troppo spesso, in quest’anno scolastico, la fretta di concludere provvedimenti condivisi nel merito ed annunciati come imminenti sui media, ha portato poi a precipitose ed imbarazzanti retromarce. Sistema di valutazione, voto di condotta, ammissione agli esami di stato alle superiori ed alle medie, per esempio, sono stati sospesi, modificati o rimandati per sacrosanta opportunità o tempi tecnici di applicazione.
Una riforma così importante come quella della scuola superiore, che lo stesso ministro definisce “epocale”, non può essere emanata senza che vi sia stato l’opportuno confronto con la scuola reale. Non solo per arricchire di competenza le responsabilità del legislatore, ma anche per evitare decisioni che, sul campo, potrebbero rivelarsi dannose ed inefficaci.
Ormai il tempo stringe.
Noi il confronto lo chiediamo ancora con insistenza, nell’interesse di tutti.
Nel frattempo ci auguriamo solo che … ce la mandino buona !!